In caserma a Motta per un furto, ruba il telefonino ad un carabiniere

Era stato convocato nella caserma dei carabinieri di Motta per la notifica di una denuncia di un furto a lui attribuito nella provincia di Venezia. Solo che, alla vista del cellulare del sottufficiale che gli stava notificando l’atto, evidentemente non ha resistito alla tentazione di intascarselo, approfittando di un attimo di distrazione del militare. Il telefonino è stato poi ritrovato sotto un albero, poco distante dalla caserma mentre il responsabile, Alex Vedovato, 24 anni, è stato arrestato per furto aggravato. Lui s’è giustificato dicendo che voleva fare uno scherzo. Evidentemente uno scherzo pagato a caro prezzo.
Il fatto è avvenuto nella giornata di venerdì quando Vedovato era stato convocato nella caserma di Motta perché gli venisse notificato un atto di denuncia per un furto avvenuto qualche settimana fa in provincia di Venezia. Vedovato s’era così presentato in caserma per la solita trafila della notifica degli atti e per l’identificazione. Il punto è che, mentre si trovava nell’ufficio di un sottufficiale preposto a notificargli l’accusa, lui non ha resistito al l’idea di prendere il cellulare che il militare aveva lasciato sul tavolo mai immaginando che si potesse arrivare a tanto.
Ed invece Vedovato ha allungato le manu sul telefonino del carabiniere e se n’è andato via con naturalezza, dopo la notifica dell’atto.
Il punto è che il sottufficiale s’è subito accorto di quanto era successo e si è attivato assieme ai colleghi per rintracciare il ladro. Che è stato subito preso ed arrestato per furto aggravato. «Volevo fare uno scherzo», si è giustificato il giovane. Il cellulare è stato trovato sotto un albero, nei dintorni della caserma.
Ieri mattina il processo per direttissima davanti al giudice Marco Biagetti. Difeso dall’avvocato Alessandra Rech, Vedovato è stato posto agli arresti domiciliari in attesa che il processo faccia il suo corso. —
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso