In 500 a Conegliano: «Giustizia per Sara e Jessica, basta scarcerazioni facili»
Fiaccolata per ricordare le due cugine uccise in autostrada A28 da un pirata della strada. Il papà di Jessica: «Io martello finché giustizia non sarà fatta, anche per la donna uccisa a Trieste»

CONEGLIANO. «Basta ubriachi alla guida, basta impunità per chi causa incidenti in stato di alterazione alcolica». Il grido disperato, l’appello alla politica perché faccia «norme più severe», parte da Conegliano, dove domenica 6 febbraio 2022 circa 500 persone hanno preso parte alla fiaccolata per ricordare Jessica Fragasso (20 anni, di Mareno) e Sara Rizzotto (26 anni, di Conegliano), le due cugine uccise domenica 30 gennaio sull’autostrada A28 da un conducente che è fuggito e, dopo la cattura, è stato trovato con un tasso alcolemico estremamente più alto del limite di legge.

Una fiaccolata in realtà silenziosa, che si è svolta a partire dalle 18 in piazza Cima. Ma a parlare sono state le molte persone che, prima e dopo la manifestazione, hanno chiaramente espresso la loro opinione, ricordando anche la tragedia di Trieste, dove un pirata in contromano sabato 5 febbraio 2022 ha ucciso in un altro incidente Paraschieva “Paola” Hutu, 56 anni di origini romene e residente a San Biagio di Callalta.

«Non se ne può più, io martello finché giustizia non sarà fatta, anche per persona morta ieri in autostrada», ha detto il papà di Jessica.
A provocare indignazione è stata la scarcerazione dell’uomo che ha travolto le due donne sull’A28, dopo che il magistrato ne ha disposto gli arresti domiciliari in attesa degli sviluppi giudiziari.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso