Imprenditore di Motta morto in elicottero: aperta un'inchiesta

MOTTA DI LIVENZA. Sarà la magistratura a cercare di dare risposte al dramma che ieri si è consumato nei cieli, un’altra vittima a seguito di un incidente con l’ultraleggero: Motta di Livenza piange uno dei suoi figli, il quarantenne Eros Antoniazzi, titolare della notissima ditta di noleggio autobus. Ieri sera, poco dopo le 19, si è schiantato con un elicottero biposto dopo un brevissimo volo sui cieli del Veneziano, a Caposile.
L'inchiesta. Nei prossimi giorni il velivolo verrà posto sotto sequestro per analizzarne i resti. Obiettivo, capire che cosa sia accaduto nei cieli di Caposile. La magistratura ha aperto un'inchiesta per poter svolgere tutti i passaggi necessari per determinare la verità. E' stato un guasto? E' stato un errore umano? A queste domande dovrà essere data una risposta.
L’incidente. L’uomo nel pomeriggio aveva salutato la compagna, Luciana, rimasta nella loro abitazione di Lorenzaga, per concedersi alcune ore della sua passione, e si era alzato in volo dall’aeroclub "Papere Vagabonde" di Caposile con il suo piccolo velivolo YoYo, elicottero bi posto agile e facile da manovrare. Pare, secondo i primi riscontri, che poco dopo il decollo i giri del motore siano improvvisamente aumentati oltre il livello di guardia. La coda dell’elicottero si è spezzata e monoposto ha perso subito quota, avvolgendosi su se stesso e piombando a terra in mezzo a un campo di mais. Il 40enne è morto nel tremendo impatto con il suolo, successivamente si è sviluppato anche un principio di incendio che ha reso più difficoltose le operazioni di soccorso.
i testimoni. I residenti hanno raccontato di aver visto il velivolo che si attorcigliava verso il suolo. Dal club sono intervenuti subito i primi soccorritori che non hanno potuto fare nulla per salvarlo: troppo violento l’impatto con il suolo. Sul posto, i vigili del fuoco di San Donà e Jesolo, con l'elicottero del 115 che ha seguito dall'alto le operazioni di soccorso. I carabinieri di San Donà sono arrivati subito con il comandante della compagnia, il capitano Dario Russo. Dal club di Caposile il presidente Erick Koustatsher e Donatella Ricci, visibilmente sconvolti, sono accorsi assieme ad altri iscritti che frequentano le Papere Vagabonde. Per Antoniazzi, che da tempo frequentava il campo di volo ed era considerato uno dei piloti, più esperti, il destino si era già compiuto tragicamente. Ieri sera sono state raccolte le prime testimonianze da parte dei militari dell'Arma, mentre il velivolo è stato posto sotto sequestro a disposizione dell'autorità giudiziaria. A Caposile non è rimasto che raccogliere i resti del velivolo, quasi completamente disintegrato
il paese sconvolto. La notizia ha raggiunto in fretta la frazione di Motta. Antoniazzi avrebbe compiuto 41 anni il 23 di luglio. Fidanzato con una donna di Motta di Livenza, Luciana, con la quale viveva nella frazione di Lorenzaga, aveva molti amici e conoscenti anche nel Veneziano grazie alla sua passione del volo. «Era un appassionato di volo e di paracadutismo» racconta chi lo conosceva, «un uomo che amava lo sport e la vita all'aria aperta e anche gli sport estremi. Quando aveva un po' di tempo libero partiva da Motta per raggiungere il club di Caposile».
l’ultimo volo. Così aveva fatto venerdì pomeriggio, per farsi un giro sul suo piccolo elicottero che conosceva bene e non aveva mai destato particolari problemi. Forse qualcosa è andato storto nelle manovre eseguite poco dopo il decollo e Antoniazzi è stato colto dal panico vedendo spezzarsi la parte posteriore del velivolo. È l’ennesima tragedia dei cieli che sconvolge la Marca: a giugno aveva perso la vita Riccardo Avi dell'Aeroclub di Treviso, dopo essersi schiantato con il suo ultraleggero sull’altopiano di Pinè, in Trentino, mentre viaggiava con un’allieva a bordo .
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