Impianto Geo Nova, guerra in tribunale

Si riapre la partita del sito di stoccaggio rifiuti sulla Feltrina osteggiato dal Comune. La parola passa al Consiglio di Stato

MONTEBELLUNA. Si riapre la partita dell’impianto Geo Nova per lo stoccaggio dei rifiuti. Davanti al Tar l'amministrazione comunale aveva vinto il ricorso contro l'autorizzazione che la Provincia aveva dato alla Geo Nova perché realizzasse un impianto per lo stoccaggio di rifiuti a Montebelluna. Ma non è sufficiente quella sentenza per mettere il Comune al riparo dall'arrivo dell’impianto lungo la Feltrina, in un'area di proprietà della Geo Nova. Davanti al Consiglio di Stato pende infatti un ricorso dell’azienda contro la sentenza del Tar che era stata favorevole al Comune. Risale ancora al 2003 l'accoglimento da parte del Tar del Veneto del ricorso del Comune di Montebelluna contro la delibera di giunta provinciale di Treviso di approvazione di un progetto della società Geo Nova s.p.a per la costruzione di un impianto di stoccaggio di rifiuti a Montebelluna. Dopo il ricorso da parte di Geo Nova al Consiglio di Stato era calato il silenzio su quella vicenda, ma poi la società ha presentato domanda di fissazione d’udienza, per cui il ricorso deve considerarsi ancora pendente e di conseguenza l'amministrazione comunale ha integrato l'incarico ai legali Ivone e Chiara Cacciavillani per difendere le ragioni del Comune. Altro caso ancora pendente, questa volta davanti al Tar, riguarda invece le cave: quelle della Eghel e della Sabbia del Brenta, le ultime due cave aperte a Montebelluna, nella zona di Sant'Andrea. Erano state due cave contestate, c'era stata soprattutto una dura battaglia sul transito dei camion lungo le strade sia di Montebelluna che di Vedelago, visto che il Comune di Montebelluna aveva messo il limite di transito ai mezzi pesanti lungo le stradine che portano alle due cave e i vigili urbani andavano a multare i camion di ghiaia che passavano. Il Comune di Vedelago aveva fatto altreattanto. Eghel e Sabbia del Brenta avevano contestato tali decisioni ed avevano presentato ricorso dal Tar soprattutto per far annullare la delibera del Comune di Vedelago. La questione è in parte rientrata con un accordo tra le società di escavazione e il Comune di Montebelluna in seguito ad interventi sulle strade di servizio fatto dalle due ditte, ma il ricorso pende ancora per far annullare la delibera del comune di Vedelago.

Enzo Favero

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