Il Villorba Rugby scoppia: «Ci servono altri campi»

Ottima società, boom di iscritti (319) ma le strutture mancano: «Basta con la dittatura del calcio»
Il presidente Carmelo Schievene
Il presidente Carmelo Schievene
 
VILLORBA.
Gli impianti da rugby «scoppiano» e il presidente dell'Asd Villorba Carmelo Schievene lancia un appello al Comune: «Non riusciamo a fare tutte le partite e gli allenamenti ci servono almeno altri due campi». La società in questi anni è continuamente cresciuta, e solo nell'ultimo anno ha avuto incredibile impennata di iscrizioni, + 38 per cento. Conta 319 iscritti e dieci squadre, ma solo due campi. Quello di via Marconi, dietro al Palaverde, omologato per il campionato, e un altro dietro la chiesa di Catena utilizzabile solo per gli allenamenti. «Sui campi non c'è più un filo d'erba, perché vengono utilizzati continuamente. Ma ora diventa difficile anche organizzare i turni di allenamento e i calendari - spiega Schievene - abbiamo bambini che vengono da tutti i Comuni vicini, lavoriamo con le scuole, e gli psicologi mandano i bambini da noi per educarli allo sport e alle relazioni interpersonali. Stiamo parlando con l'amministrazione comunale, speriamo che ci aiuti». La società si è già vista chiudere in faccia alcune porte dai Comuni vicini: «Purtroppo vige la dittatura del calcio - prosegue il presidente - ci sono società di calcio con 200 iscritti e sei campi. Piuttosto di cederne uno a noi, lo tengono chiuso». Per risolvere i problemi di spazio della società servirebbero un altro campo omologato per le partite, e uno per gli allenamenti. L'Asd Villorba milita in serie B, ma l'obiettivo è quello di raggiungere la serie A e di restarvi. «Siamo strutturati molto bene, abbiamo direttore sportivo, 28 tecnici. Gestire una società così costa attorno ai 200 mila euro all'anno, e di questi tempi non è facile chiedere aiuto ai privati, anche il pubblico, cioè il Comune, dovrebbe ora fare la sua parte. Visto il ritorno di immagine che può avere». (fed.cip.)

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