il tentato omicidio di loria

LORIA. «Era uscita a cena lasciandomi a casa con i bambini. Ho letto loro le fiabe per addormentarli e poi, quando sono sceso e ho visto che non aveva né fatto partire la lavatrice né buttato via la...
Di Giorgio Barbieri

LORIA. «Era uscita a cena lasciandomi a casa con i bambini. Ho letto loro le fiabe per addormentarli e poi, quando sono sceso e ho visto che non aveva né fatto partire la lavatrice né buttato via la carta, sono esploso. Solo quello deve fare». Andrea Loro, 34 anni, avrebbe spiegato così ai carabinieri le motivazioni che l’hanno spinto al folle tentativo di uccidere la moglie Matilde Ardia, 30, ora ricoverata con una prognosi di trenta giorni nel reparto Grandi Ustioni all’ospedale di Padova. Domani invece il giudice delle indagini preliminari Silvio Maras interrogherà l’impiegato, attualmente agli arresti nel carcere di Santa Bona. Loro sarà chiamato a spiegare nuovamente tutta la vicenda che l’ha visto protagonista. Da una prima, parziale, ricostruzione dei carabinieri sembra che a scatenare la follia omicida sia stato il mancato lavaggio della divisa del calcetto. Loro si è detto teso ed esasperato a causa delle manchevolezze della moglie nella gestione della casa. Lui, metodico, preciso, fissato con l’ordine e la pulizia, non accettava la «disorganizzazione» della moglie. E la serata di giovedì è stata, dal suo punto di vista, la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Prima l’uscita serale di Matilde Ardia per una cena aziendale. Poi i bambini che hanno fatto fatica ad addormentarsi, tanto che l’uomo ha detto di aver passato la serata a leggere loro favole. Poi la scintilla: «Ero teso ed esasperato», ha detto ai militari, «solo quello doveva fare: la lavatrice e buttare via la carta». Nessun movente di gelosia dietro al suo agire. Matilde stava sempre a casa. Nessun amante per lei né per lui. Quando lei rientra a casa il marito la aggredisce. Il trentaquattrenne cerca di strangolare la donna, che sviene quasi immediatamente. Poi la trascina sul sedile lato passeggero dell’auto e percorre 6 chilometri. Matilde Ardia si risveglia improvvisamente e lui cerca nuovamente di strozzarla, facendola svenire ancora una volta. Lungo via Rosina a Spineda di Riese Pio X il mezzo esce di strada, centra un palo dell'Enel e finisce in una scarpata. È qui che l'uomo cerca di completare il suo piano omicida: cosparge il mezzo di benzina e lo incendia, con la moglie ancora all'interno, poi fugge attraverso i campi e fa ritorno a casa dove, ad attenderlo ci sono i figlioletti della coppia, di 4 e due anni e mezzo. L’impiegata però riesce miracolosamente a salvarsi grazie all’aiuto di un passante che avverte subito i carabinieri di quanto è successo. Il racconto della donna, sconvolta, incastra il marito che verrà arrestato poco dopo: l'uomo, raggiunto a casa, aveva già cercato di occultare i suoi vestiti intrisi di benzina. Ma i carabinieri l’hanno fatto immediatamente crollare.

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