Il ritorno di Sartor: boccia la giunta e si candida sindaco di Roncade

RONCADE. Dieci anni dopo, Ivano Sartor ci riprova per strappare il Comune a quel centrosinistra che lo ha visto in passato uno dei maggiori esponenti. Ieri l’ufficializzazione della sua candidatura a sindaco con la lista “Cittadini di Roncade”. «Una civica pura, trasversale, senza partiti dietro» chiarisce Sartor, personalità molto conosciuta a Roncade e non solo. Sessant’anni, storico con all’attivo decine di pubblicazioni, è direttore degli Archivi contemporanei di storia politica ed è stato sindaco di Roncade dal 1992 al 2004. Nella sua carriera politica è stato segretario provinciale del Partito Popolare e coordinatore provinciale dell’Ulivo, oltre che sfidante di Luca Zaia per la presidenza della Provincia nel 1998, sempre come portabandiera dell’Ulivo, sconfitto al ballottaggio. Negli ultimi anni, Sartor non aveva più ricoperto incarichi amministrativi o politici. Ora l’annuncio che tanto sa di sfida all’amministrazione uscente. «Alle diverse richieste che mi sono arrivate in questi ultimi mesi per candidarmi a sindaco ho opposto una certa resistenza, attendendo che dall’attuale maggioranza uscisse una candidatura capace d’incarnare le istanze di rinnovamento e vero cambiamento rispetto alla deriva di declino e difficile dialogo con i cittadini che ha caratterizzato l’ultimo mandato amministrativo», spiega Sartor, «con rammarico devo constatare che il tanto atteso segnale di svolta non è arrivato. La ripetuta strategia dilatoria nei confronti della proposta di rinnovamento accompagnato da valide idee, che Chiara Tullio oggi esprime, è l’evidente manifestazione dell’incapacità da parte della compagine amministrativa uscente di cogliere coraggiosamente le opportunità d’innovazione, rimanendo ancorati a una posizione di strenua difesa dei ruoli del recente passato». Sartor se la prende anche con l’opposizione in consiglio comunale, «senza capacità d’iniziativa». E davanti a una situazione amministrativa che definisce «in condizione di emergenza», lo storico ha deciso di correre per la fascia tricolore. «Saranno estranee a questo progetto le forze politiche come tali, nessuno tuttavia chiederà agli aderenti alla lista di rinunciare alle proprie idee politiche», precisa. Tra gli obiettivi di Sartor, la creazione di una nuova classe amministrativa: i giovani saranno i due terzi della lista.
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