Il primato di ragioneria e liceo «Scuola-lavoro e borse di studio»

CONEGLIANO. Tre primi posti e un secondo, su sei categorie. Le scuole di Conegliano, numeri alla mano, sono le migliori della Provincia. Lo dice, per il secondo anno di fila, lo studio della Fondazione Agnelli, che dà le pagelle alle scuole di Marca confrontando il cammino accademico degli studenti universitari (media voti ed esami sostenuti) con la loro scuola superiore di provenienza. Per i licei, non c’è partita: i migliori classico e scientifico della Provincia sono entrambi a Conegliano, e sono il Liceo Marconi. Per gli istituti a indirizzo tecnico-economico svetta il Marco Fanno, mentre fra gli istituti tecnici del settore tecnologico il Cerletti arriva “soltanto” secondo, superato dal Casagrande di Pieve. Le uniche categorie in cui Conegliano non riesce a piazzare una scuola sul podio sono quelle delle scuole a indirizzo linguistico o delle scienze umane. Sia per il Marconi che per il Marco Fanno si tratta di gradite riconferme. Con una novità: «I nostri iscritti che si iscrivono all’università sono aumentati fino a due o tre anni fa, adesso sembrano leggermente in calo» spiega Sabrina Antiga, preside del Marco Fanno. Corsi di laurea lunghi e non sempre di qualità, pochi spiragli per il mondo del lavoro, crisi economica delle famiglie: fatto sta che in molti, dopo il diploma, iniziano a spedire curriculum. Chi studia al Marco Fanno, in questo, è avvantaggiato: «L’alternanza scuola-lavoro è una cosa su cui puntiamo molto. Alla fine della terza, prevediamo quattro settimane di stage e orientamento. Lo stesso all’inizio della quarta: sono occasioni in cui i ragazzi conoscono i loro potenziali datori di lavoro. All’università poi ci va circa il 70 per cento degli iscritti all’indirizzo tecnico, e il 55-60 per cento degli indirizzi socio-sanitari. Anche chi lavora si toglie belle soddisfazioni: so di nostri ex studenti che sono stati assunti a tempo indeterminato sei mesi dopo il diploma». Le percentuali lievitano al Marconi, da sempre fucina di talenti universitari: circa il 94 per cento dei diplomati continua gli studi. «Il trend è pressoché stabile» commenta il preside, Stefano Da Ros «la curiosità, semmai, è che solo il 23 per cento di chi ha fatto il liceo classico sceglie una facoltà umanistica. Significa che prepariamo bene tutti, per qualsiasi facoltà». Il segreto del successo nelle classifiche scolastiche? «Docenti quasi tutti di ruolo, preparati ed esigenti» secondo Da Ros. «Valorizzare le eccellenze» secondo Antiga «con le Olimpiadi di Italiano e Matematica, business game con altri istituti italiani, borse di studio per i più bravi, che in questo modo si sentono stimolati anche al di fuori della solita offerta formativa».
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