Il primario Cascone in pensione: «Lascio ai giovani»

Dirigeva Nefrologia e Dialisi al Ca' Foncello: vanta 40 anni di servizio fra la Marca e Padova
Il primario Carmelo Cascone
Il primario Carmelo Cascone
 Dopo 40 anni di servizio, il primario di Nefrologia e dialisi Carmelo Cascone va in pensione. L'ultimo giorno di lavoro sarà il 28 febbraio quando il noto specialista dovrà dire addio alla medicina. Il pensionamento di Cascone è dovuto ad una legge del 2010 collegata alla manovra finanziaria che regola i rapporti di lavoro per i dirigenti medici del servizio sanitario nazionale. La norma stabilisce come tempo massimo per il pensionamento i 40 anni di servizio effettivo, purché non venga superata l'età anagrafica dei 70 anni. E' stata cancellata quindi la possibilità per i sanitari di rimanere in servizio per altri due anni dopo il 65esimo compleanno (in base alla propria volontà e a quella dell'azienda sanitaria). La circolare ministeriale ha cominciato a giare per le Usl a gennaio e Cascone si è accorto di rientrare proprio nella categoria di dirigenti che devono dire addio al lavoro. Lo specialista infatti ha 65 anni. Ha cominciato a lavorare da giovanissimo, quando ne aveva 25, come assistente medico negli ospedali di Montebelluna e Treviso. Dopo pochi anni diventa aiuto medico nelle divisioni di Nefrologia degli ospedali di Treviso e Belluno e nel 1980, ad appena 34 anni, viene nominato primario del reparto di Nefrologia e dialisi dell'ospedale di Castelfranco. Dopo un anno a Padova, nel 2004 diventa direttore dell'unità operativa complessa di Nefrologia e dialisi dell'Usl 9. Dal 2009 è anche direttore facente funzioni del Primo dipartimento di medicina del Ca' Foncello. Una carriera fulminante che finisce prima di quanto si poteva pensare fino a qualche mese fa. Cascone però la prende con filosofia. Nemmeno il direttore generale dell'Usl 9 Claudio Dario è riuscito a convincerlo a rimanere a servizio dell'azienda sanitaria, magari non più come dirigente ma in altro ruolo. «Non sono rammaricato - dice - Sono per far largo ai giovani». (l.c.)

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