Il preside chiama la polizia: c’è marijuana sotto i banchi allo Scarpa di Montebelluna

Montebelluna. Al professionale “Scarpa” il dirigente chiede un intervento preventivo Gli agenti e il cane antidroga scovano modiche quantità, ignoto il proprietario
Borin Montebelluna istituto IPSIA Borin Montebelluna istituto IPSIA
Borin Montebelluna istituto IPSIA Borin Montebelluna istituto IPSIA

MONTEBELLUNA. Quando hanno visto gli agenti della polizia locale arrivare indivisa e con un cane al seguito gli studenti dell’Ipsia “Scarpa” hanno capito al volo di cosa si trattava. E così chi aveva con sé un po’ di marijuana al seguito se ne è sbarazzato velocemente lasciandola sotto un banco. Dove il cane antidroga della polizia locale di Treviso l’ha fiutata facendola trovare agli agenti. Non quantità enormi, sufficienti però per confezionare qualche spinello, da fumare magari durante l’intervallo e appena terminate le lezioni, nel tragitto verso casa. Ignoto ovviamente il possessore, che se ne era sbarazzato per tempo, e nessuno di quella classe che abbia indicato questo o quel compagno come fornitore di spinelli

. Era stato lo stesso dirigente scolastico dell’It “Einaudi-Scarpa” a chiedere un controllo antidroga, non in tutta la scuola da lui diretta, ma allo “Scarpa”, dove ha sede l’istituto professionale per meccanica, elettrotecnica e moda. Si sono presentati alle 10.30 ai cancelli dell’istituto di via Monte Valbella: tre agenti della polizia locale di Montebelluna, assieme al cane Hitch e ai due agenti dell’unità cinofila della polizia locale di Treviso.

Il loro arrivo non è passato evidentemente inosservato e così la marijuana è scivolata sotto un banco non occupato rendendo impossibile individuare il possessore. I controlli, come detto, hanno fatto rinvenire una dose di marijuana sufficiente per un paio di spinelli. La sostanza è stata posta sotto sequestro. L’operazione coordinata era stata avviata dopo che un invito a eseguire un’azione preventiva tra gli studenti era stato presentato dal preside dell’Istituto “Einaudi-Scarpa”, Gianni Maddalon.

Si è trattata, appunto, di un’azione soprattutto a scopo preventivo al fine di far capire ai ragazzi che esiste un controllo. Terminata l’operazione a scuola, gli agenti di Montebelluna e di Treviso, con il cane Hitch, hanno provveduto a fare un sopralluogo anche in alcune altre zone della città ritenute a rischio per lo spaccio di sostanze stupefacenti: nell’area della stazione, nei luoghi pubblici prospicienti e nell’area del sottopasso. Ma non è saltato fuori nulla. «L’azione di contrasto e prevenzione al consumo e allo spaccio di stupefacenti - dice il vicecomandante della polizia locale di Montebelluna, Giovanni Troncon - è stata possibile ancora una volta grazie alla preziosa collaborazione con il comando della polizia locale di Treviso che rende questo tipo di attività molto più efficace».

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