Il Pizzoc sale a quota 82 «Specie di uccelli mai viste la natura torna protagonista»

gli avvistamenti
Ultimo fine settimana per il bramito dei cervi in amore. In questi giorni gli assalti di turisti si sono diradati al limite della foresta ma continuano all’interno del bosco. Domani e domenica sono attese migliaia di curiosi, affacciati in Val Menera, a Vallorch e vicino alle malghe della Piana.
«Il bramito quest’anno è iniziato prima, verso metà settembre, quando nessuno se l’aspettava» dice Alex Gava, che conduce la malga-rifugio Val Menera, al centro della valle che è teatro degli incontri amorosi degli ungulati.
L’agenzia Veneto Agricoltura ha introdotto i divieti, invitando gli spettatori a starsene alla larga dal bosco. Ma, specie in Val Menera, c’è stato chi si è inoltrato nella foresta con le pile per intercettare gli animali e fotografarli. Continua, intanto, la cattura degli uccelli migratori sul monte Pizzoc. Un lavoro straordinario da parte dei volontari perché finiscono nella rete oltre 400 esemplari al giorno, tutti da inanellare e da rilasciare. «È arrivata anche una femmina di codazzurro – fa sapere Andrea Favaretto, il gestore della stazione –un’autentica rarità ora attendiamo con ansia il maschio, di un brillante colore blu». La migrazione non accenna a diminuire. Il pettirosso è protagonista nelle notti di luna piena. Poi merli, regoli, codirossi spazzacamini, lucherini, fringuelli, peppole, luì piccoli, capinere. L’altro ieri sono state inanellate 3 nuove specie e una specie mai vista sul Pizzoc: storno, cannaiola comune e saltimpalo. Ma la vera sorpresa è stata la cattura del primo verzellino dall’inizio del progetto nel 2013. Quindi l’82esima specie del Pizzoc. —
F.D.M.
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