Il Pat è tutto da rifare La giunta chiama l’urbanista Rossetto

MOGLIANO. Dopo cinque mesi di incontri tematici a cadenza settimanale, o quasi, la maggioranza ha deciso: il Pat della passata amministrazione se ne va al macero.
È tutta da rifare, secondo il centro sinistra moglianese, la programmazione urbanistica del territorio moglianese. Entro il mese di settembre, ha annunciato il sindaco Carola Arena, sarà portato in consiglio comunale un nuovo Piano di Assetto del Territorio, per procedere con una riadozione.
La revisione complessiva del lavoro realizzato dall'ex assessore all'urbanistica Giannino Boarina, sarà affidata a un super consulente di fiducia. Mr Pat risponde al nome di Roberto Rossetto, presidente dello studio Terre srl (con sede al Vega di Marghera) e già in forze alla Proteco di San Donà di Piave, esperto nel campo della tutela del paesaggio.
Al tecnico veneziano spetta il compito, tutt'altro che scontato, di dare un definitivo colpo di coda al Pat moglianese, la cui storia è assai travagliata. La prima formulazione del Piano di Assetto del territorio fu annunciata per il 2012.
Andò poi per le lunghe la fase di confronto pubblico con la cittadinanza e si arrivò alla prima adozione nel gennaio del 2014. Al suo insediamento la nuova amministrazione guidata dal sindaco Carola Arena, che è anche assessore all'urbanistica, ha voluto vederci chiaro congelando di fatto quello che poteva essere un semplice passaggio formale: la definitiva approvazione in consiglio comunale.
Ora il timer torna idealmente indietro di quattro anni.
Nel gennaio del 2016 sono iniziati una serie di incontri tematici che hanno coinvolto consiglieri comunali, segretari di partito e assessori. Il mandato del nuovo tecnico, la cui nomina è stata annunciata nei giorni scorsi, assume un ruolo fortemente politico finalizzato alla realizzazione di alcuni punti: la tutela dei bacini del fiume Dese e del fiume Zero, la creazione del parco di Mogliano tra le piscine e le cave di Marocco, la rivalutazione del credito edilizio e la creazione di un masterplan del centro storico cittadino.
La maggior parte delle analisi, già allegate al precedente piano, rimarrà invariata. Tra i nodi principali della programmazione urbanistica rimane però soprattutto il ruolo strategico della città, nel cui territorio si incontrano due assi autostradali di grande importanza: l'A27 e l'A4. Sarà tutelata la loro funzione agricola o, come nel caso della piattaforma logistica Vega, si darà il via ad una radicale trasformazione dell'area tra Zerman e Bonisiolo?
Matteo Marcon
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