Il Monticano come una fogna: a Conegliano cantine ancora sotto accusa

CONEGLIANO. Acqua torbida e maleodorante a causa di prodotti chimici finiti sul Monticano: è scattata la denuncia a Forestale e Arpav. Lunedì la polizia locale di Conegliano è stata in sopralluogo sulle colline di Ogliano, nei vigneti tra Strada delle spezie e via Mangesa, a seguito di una segnalazione effettuata dal Movimento 5 Stelle. Il capogruppo Alberto Ferraresi ha raccolto la testimonianza di un residente, che ha raccontato come quella situazione si ripeta da anni in particolare nel periodo della vendemmia. Così il capogruppo di Ms5 ha voluto rendersi conto di persona dell’inquinamento, che proviene da un fossato che scende la collina e poi finisce nel Monticano.
LA TESTIMONIANZA . «C’era un odore di fogna e il fondale nero, probabilmente per sostanze derivate da residui di lavorazioni e pulizie di attrezzature, miste a mosto – spiega Ferraresi - abbiamo segnalato alla polizia locale, sono state allertate Arpav e Forestale». Le forze dell’ordine, attraverso i campionamenti dovranno stabilire che tipo di prodotti sono stati riversati e la fonte della contaminazione.
NELLA CULLA DEL PROSECCO. Lì, in mezzo ai filari del Prosecco Docg, scorre il fiume che attraversa la città. L’acqua è schiumosa e il fondale scuro, appare più una fognatura a cielo aperto che un corso d’acqua. «Non è un caso isolato, c’erano stati degli altri, anche nella zona di Collalbrigo – ricorda il capogruppo dei pentastellati - nel momento in cui l'economia del territorio intacca la nostra salute e il nostro ambiente, deve essere ripensata, riadattata alle esigenze dell'individuo. Basta creare danni ad ambiente e cittadini».
altri casi. Sul Monticano un caso analogo si era verificato nei giorni scorsi a Motta. Acqua torbida e moria di pesci durante la vendemmia si sono registrati sul Teva tra Valdobbiadene e Vidor, a Farra di Soligo, Oderzo e Gorgo. Sugli episodi era intervenuto anche il consigliere regionale Andrea Zanoni, che aveva parlato di «ennesimo effetto collaterale della monocoltura intensiva del Prosecco». Il consigliere del Partito Democratico sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta.
LA RACCOLTA FIRME. Nel frattempo a Conegliano prosegue la raccolta firme del “Comitato Conegliano senza pesticidi”, che ha raccolto già 1.800 delle 2.500 firme necessarie per il referendum consultivo. Il comitato chiede l’abolizione dell’utilizzo dei prodotti chimici pericolosi in agricoltura e di un sistema produttivo che favorisca le coltivazioni biologiche e sostenibili. È appoggiato dal Movimento 5 Stelle e dal Partito Democratico. Sarà un Collegio di garanti, nominato dal sindaco e formato da un magistrato, un giudice amministrativo e un difensore civico, a decidere se e quando svolgere il referendum.
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