Il metodo Montessori Prima volta a Treviso

Sono passati più di cent’anni da quando Maria Montessori aprì la sua prima classe elementare sperimentando un metodo innovativo e rivoluzionario di approccio alla materia scolastica ed agli stessi bambini. Cent’anni di dibattiti, confronti, sperimentazioni che hanno portato il cosiddetto “metodo Montessori” a conquistarsi una fetta (anche grande) del panorama scolastico alternativo a quello della scuola tradizionale. Si sono aperte classi e sezioni montessoriane in Italia e all’estero. In Veneto sono nate otto scuole ispirate all’educatrice di Chiaravalle, mai nessuna in provincia di Treviso. Ma ora si cambia. Alle medie Martini di Treviso da settembre una parte dell’istituto darà spazio alla prima sezione montessoriana della Marca.
Si inizierà con una prima elementare che accoglierà fino ad un massimo di 25 bambini. E si proseguirà così per gli anni a venire portando gli iscritti di questo settembre fino alla quinta elementare e accogliendo nel frattempo nuove prime, anno dopo anno, fino a costituire una sezione completa.
«È un progetto nato dall’interesse di alcuni genitori» spiega la responsabile corsi dell’Opera nazionale Montessori Anna Allerhand, «che ha trovato la disponibilità della dirigente di istituto, dei suoi insegnanti e degli uffici scolastici, regionale e territoriale». Tanto che già a novembre, nella stessa bacheca delle Martini, si fece pubblicità della presentazione dei corsi per insegnanti che partiranno il 3 febbraio prossimo per formare sia gli insegnanti che potrebbero entrare a far parte dello staff della sezione montessoriana alle Martini, sia altri docenti interessati ad imparare metodo e filosofia scolastica.
«È un approccio completamente diverso all’istruzione» spiega la responsabile dell’Opera Montessori, «cambiano gli ambienti di apprendimento, i materiali con cui si studia e cambia l’approccio alla didattica. Non c’è più la lezione frontale, con l’insegnante in cattedra e i bambini sui banchi ad ascoltare, si trasforma il tempo delle lezioni in classe in un momento in cui ogni bambino – ovviamente guidato ed assistito – decide su quale materia impegnarsi. Un sistema formativo che cresce con il bambino, e permette di responsabilizzarlo, renderlo autonomo ma anche vedere quali siano le sua naturali propensioni». Sia chiaro, non si parla di autogestione, «non cambia ciò che si insegna» specifica infatti la Allerhand, «ma come lo si fa. Alle Martini si avvierà una sperimentazione prevista dalla convenzione stipulata tra il Miur e Opera Montessori che consente di aprire sezioni ad indirizzo didattico differenziato nelle scuole statali e di chiamare ad insegnarvi personale titolato». Possibilità previste da quella stessa riforma scolastica che ha messo nel cassetto il vecchio “programma” delle lezioni, dando spazio ad argomenti e scelte didattiche diverse.
Alle elementari montessoriane di Treviso ci sarà la matematica, ovvio, così come l’italiano; ci saranno scienze, storia, geografia ma diventeranno “educazione cosmica”. Ci saranno meno quaderni e più attività pratiche.
C’è chi storce il naso, chi dubita, chi guarda all’istruzione classica come un pilastro, anche se alle volte più per anzianità che per meriti. E in virtù di questo è lecito chiedersi se alla fine vi sia parità tra i due percorsi. «Negli anni, se ci fidiamo dei bambini e della loro voglia di sapere e capire, tutti imparano tutto. Il metodo Montessori privilegia però la formazione in ogni alunno delle capacità di imparare ad imparare, indispensabile nel mondo di oggi» spiega Allerhand
È una sfida, datata ma oggi paradossalmente ancora pioneristica. «L’avvio magari potrà non essere perfetto, ma lo miglioreremo giorno dopo giorno iniziando a lavorare». Per inaugurare la sezione manca a quanto pare solo l’ultimo timbro dell’ufficio scolastico regionale, ma alle Martini c’è ottimismo e fibrillazione. Come indirizzare i bambini alla sezione Montessori? In fase di iscrizione nelle scuole dell’’Istituto Comprensivo 1 TV i genitori potranno scegliere la nuova sezione, la prima e l’unica in tutta la provincia di Treviso.
Federico de Wolanski
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