Il maggiore sponsor del sindaco di Conegliano Chies? Papà Lino

Conegliano. Spese elettorali, il sindaco si è autofinanziato in famiglia. A Bortoluzzi 5mila euro dal Pd provinciale
Bolognini Conegliano Presentazione Imoco sindaco fabio chies
Bolognini Conegliano Presentazione Imoco sindaco fabio chies

CONREGLIANO. La campagna elettorale per le elezioni comunali di Conegliano è stata low cost. I candidati sindaci ed i gruppi da cui sono stati appoggiati hanno speso poche migliaia di euro. Le somme, rispetto a cinque anni fa sono state dimezzate e il sindaco Fabio Chies si è in pratica autofinanziato. Quasi nessuno dei consiglieri comunali eletti ha avuto delle spese. In totale si superano di poco i 20mila euro per tutti i componenti che sono entrati a far parte del consiglio comunale.

Nel 2012, la sola coalizione del sindaco Floriano Zambon sostenne costi per 25.780 euro e il centrosinistra per oltre 18mila euro. Come previsto dalle norme sulla trasparenza, gli eletti hanno dovuto fornire i dati su entrate e uscite elettorali. Il sindaco Fabio Chies ha avuto spese per 12.480 euro. Il primo cittadino per la sua campagna elettorale ha fornito contributi personali per quasi 10mila euro, tutti passati attraverso un conto corrente bancario. Non ha ottenuto finanziamenti da partiti o gruppi politici.

La curiosità è che l’unica entrata esterna è stata una donazione del papà Lino Chies, a coprire complessivamente un quarto delle spese. La lista di Forza Italia, attraverso Fabio Chies, è l’unica ad aver messo a disposizione un “fondo santini” per ciascun candidato consigliere. Ognuno dei 24 candidati della lista ha avuto 56 euro per realizzare i biglietti da visita, una cifra uguale per tutti. L’unico forzista eletto ad aver dichiarato delle spese è stato Leopoldino Miorin: 343 euro. La lista civica Forza Conegliano, attraverso Claudio Toppan, ha sborsato in tutto 1.522 euro, erogati dallo stesso assessore.

Il consigliere Enzo Perin, di Conegliano in Movimento, ha speso invece 661 euro, dei quali 285 coperti dalla lista che l’ha sostenuto. I consiglieri leghisti eletti non hanno avuto spese o ricevuto contributi, così come i consiglieri del gruppo dei Popolari per Conegliano. Nell'ultima tornata amministrativa anche il centrosinistra e il Partito Democratico hanno "stretto la cinghia". Alessandro Bortoluzzi ha avuto costi per 7mila euro (di questi 5 mila sono arrivati dall'associazione del Partito Democratico di Treviso e 500 euro dall'ex segretario provinciale, Enrico Quarello). La coalizione di cinque anni fa, con candidato sindaco Antonio Fojadelli, superò invece i 18mila euro di budget. Il Movimento 5 Stelle che ha sostenuto Massimo Bellotto si è autofinanziato con 994 euro.

 

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