Il lusso di Margherita Ha radici trevigiane la dinastia del marmo

La seconda generazione di Ca’ d’Oro inaugura una spin-off Venetian Gold fornisce arredi pregiati in tutto il mondo

CONEGLIANO. Dalla cucina del Salisà, storico ristorante di Conegliano, alle cave di marmo di Carrara c’è tutta la strada fatta da Margherita Andreola, capitana d’impresa a 26 anni. Coneglianese, nipote di “Giorgio” Ongaro, titolare del Salisà, ha mosso i primi passi nel ristorante di famiglia, quindi ha lavorato con il papà Pietro - presidente della Ca’ d’Oro di San Giorgio di Nogaro (Udine) - e ora gestisce una spin-off societaria tutta sua: Venetian Gold, azienda con sede a San Giorgio di Nogaro che fornisce arredi di lusso in marmo.

L’ha inaugurata nel 2016, pochi mesi fa ha incassato un ordine di 500 mila euro per un facoltoso cliente di Boston, ora ha siglato un contratto con il designer americano Karim Rashid per una collezione in pietra che sarà presentata al Fuorisalone di Milano. È la storia di una terza generazione, la seconda in un settore particolare come quello degli arredi in marmo. «Mi ha sempre appassionato il comparot del lusso e dell’arredo d’alta gamma» spiega Margherita, vice presidente dell’impresa, «nel 2016 abbiamo avviato questo progetto industriale avvalendoci anche della collaborazione e di alcuni spazi della Ca’ d’Oro, che aveva già esperienza nella reperibilità della materia prima, il marmo. Ci basiamo sui disegni degli architetti e forniamo tutto ciò che si può fare in pietra: pavimento, caminetti, finiture, anche lampade. Siamo nati come un brand di Ca’ d’Oro, nel 2016 siamo diventati una Spa».

All’estero il marmo italiano - Venetian Gold si rifornisce anche dalle pregiate cave di Carrara - è considerato il “non plus ultra” dell’arredo di alta gamma. Il cliente di Boston ha scelto, per ristrutturare un’abitazione di lusso con sette appartamenti, il marmo statuario, il più pregiato. Bagni, cucine, atrio: preventivo (e commessa) da circa 500 mila euro. Il mercato del lusso non conosce crisi anche in Italia. Un’altra fornitura importante è stata completata a Firenze, in via dei Calzaiuoli (pieno centro storico). Gli ordini arrivano soprattutto da Stati Uniti (New York e Boston) e Inghilterra (Londra), ma il contratto firmato da poco con Karim Rashid, designer americano originario del Cairo, potrebbe schiudere le porte dei mercati mediorientali, dove la liquidità (e il gusto per l’arredo italiano) non manca.

Il mercato è potenzialmente vasto, ma non è tra i più semplici: «Bisogna imparare a conoscere il materiale, sapere pregi e difetti di ogni tipologia di pietra» spiega Margherita, «io dopo la laurea in Economia a Padova e l’esperienza al Salisà sono rimasta un periodo in produzione alla Ca’ d’Oro per toccare con mano i materiali. Poi è iniziato quasi tutto per caso, conoscendo quello che sarebbe diventato il nostro cliente di Boston». Il secondo anno di attività (2017) ha visto Venetian Gold chiudere il bilancio con un fatturato di 8 milioni di euro. L’intero gruppo, inclusa quindi Ca’ d’Oro, conta una cinquantina di dipendenti.

(a.d.p.)

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