Il legale: assurdo, non guadagna tutti quei soldi

Tosi: «L'Agenzia ha commesso una serie incredibile di errori»
L’avvocato Loris Tosi
L’avvocato Loris Tosi
 TREVISO.
«Siamo di fronte a una vicenda esemplare, ma in negativo, dove l'Agenzia delle entrate ha commesso un mucchio di errori, facendone fare le spese a Bruttocao, che non può certo arrivare a guadagnare tutti quei soldi che gli sono stati contestati». Non usa mezzi termini Loris Tosi, avvocato di parte e non certo l'ultimo arrivato sul campo dei contenziosi tributari. Il legale, infatti, può contare su una radicata esperienza tanto nelle aule dei tribunali quanto in quelle dell'accademia, coprendo tra gli altri il ruolo di docente ordinario di diritto tributario all'università Ca' Foscari di Venezia. «Bruttocao non solo non possiede tutto il patrimonio che gli è stato contestato, ma non ha nemmeno la fantomatica villa palladiana di cui ha parlato l'Agenzia - sottolinea Tosi - Anzi, ha dovuto vendere la casa oggetto della contestazione per fare fronte alle spese. Ora, infatti, parliamo di un processo penale per evasione che comporta spese rilevanti. Non ha quindi distratto patrimonio, come credevano quelli delle Entrate, ma sta facendo fronte ai suoi impegni, nonostante, siamo convinti, abbia buona parte della ragione». Quella tra gli avvocati di Bruttocao e i giudici tributaristi sembra una questione ancora aperta, dove non sono esclusi al momento nuovi colpi di scena. Ad entrare a piedi pari nella questione è ora la Procura di Treviso, che ha messo il fascicolo nelle mani del sostituto procuratore Giovanni Valmassoi, incaricato di seguire le indagini. «Abbiamo messo a disposizione della commissione tributaria una consulenza tecnica redatta da un nostro incaricato che ricostruiva il giro d'affari di Bruttocao, che non ha dichiarato redditi per circa 2 milioni, che con l'Iva arrivano a 2,7 milioni circa - continua Tosi - salvo poi leggere la sentenza ridotta a una paginetta e in cui non veniva nemmeno presa in considerazione la perizia». Mettendo a confronto le due versioni, quindi, le incongruenze sono abissali. L'Agenzia delle entrate, infatti, una volta accertate le contestazioni rilevate dai suoi esperti ed emessa la sanzione, è partita a testa bassa divulgando a 360 gradi l'operazione, che sulla carta risulta una delle più importanti effettuate nei confronti di un singolo cittadino a Treviso per importo evaso. Il controcanto, invece, è affidato a Bruttocao, che ha rifiutato la conciliazione preferendo lo scontro aperto. La parola passa ora alla Procura, con Tosi che avverte: «Andremo fino in fondo». (e.l.t.)

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