Il lavoro che non c’è per il debutto del Carnevale 2018 a Volpago

VOLPAGO. Debutto domenica 14 gennaio a Volpago per il Carnevale 2018 nella Marca. Prima sfilata di stagione per carri e gruppi allegorici. Ad applaudire un migliaio di spettatori. Vi erano dieci carri con giganti di cartapesta oltre al carretto del “Villaggio scozzese ” di Levada preparato con una semplicità rustica che ben si adattava al tema scelto dai suoi “Selvaggi del nord”. A organizzare la manifestazione, la Pro Loco in collaborazione con l’amministrazione.
Quasi tutti i carri hanno proposto riferimenti al modo fantasy o della cultura pop. Scarsa invece la satira, un tema trattato solo da due carri, che hanno ironizzato sulla situazione sociale, ma non su quella politica forse nel rispetto di una sorta di par condicio carnevalesca pre elettorale.

I “Gran dottori” padovani del gruppo di San Giorgio in Brenta hanno fatto ridere su un tema di attualità: la difficoltà a trovare lavoro dopo la laurea. Sopra il carro vi era la gigantografia mobile di un neolaureato, con tanto di tocco accademico, che tentava con una canna da pesca di prendere un “pesce lavoro”. Le maschere del gruppo padovano erano inoltre vestite con toghe e tocchi. L’altro carro a misurarsi con un problema attuale da sempre è stato quello dei montebellunesi di San Gaetano che con la loro creazione “ I prigionieri siano noi” hanno scherzato su giustizia e carcere. Qui a dominare erano le gigantografie di un giudice togato con le tasche piene di banconote da 500 euro, e di un detenuto con la divisa a strisce. In un angolino del carro vi era l’immagine di un prigioniero mascherato con seguita dalla scritta: “Non vi è verità senza giustizia. Non vi è giustizia senza perdono”. In questo caso a tirare i coriandoli e le stelle filanti ai passanti erano magistrati, poliziotti e detenuti.

Gli altri gruppi si sono concentrati sul mondo della fantasia o dello spettacolo circense. “King strong” dei trevigiani di San Giuseppe ha ripreso il tema di King Kong. I montebellunesi di Contea hanno invece riproposto il mondo dei vichinghi. “Laggiù in mezzo al mar” era il tema scelto da Colombere di Cusignana. La mitologia greca ha fatto da patrona nel carro di Falzè dedicato al mito della medusa. Il tema del mondo degli abissi e stato trattato anche da Musano con il suo “Un mare d’allegria”. Santa Mama ha fatto vivere in cartapesta il circo di Mosca con tanto di cupole colorate del Cremlino e un gigantesco leone. Santa Maria dalla Vittoria ha ricreato il libro della giungla con Mowgli a cavallo della tigre Shere Khan. Infine Selva ha ripreso a modo suo il tema del circo. Il carnevale di Volpago non è competivo, ma tutti i gruppi avrebbero meritato il primo premio per la passione e i risultati artistici ottenuti.
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