Il gruppo Ama Crai si affida ancora a Giovanni Mario Tessari

il fondatore
Quando nella seconda metà degli anni Settanta era partito il progetto di costruire i capannoni dove collocare magazzini e uffici della centrale distributiva di Ama Crai in modo da essere autonomi – ed era stata quindi fondata una apposita immobiliare – Giovanni Mario Tessari, che era stato eletto fin dal primo momento presidente, aveva affermato che non voleva esserlo a vita. E invece di questo passo lo sarà.
Nell’ultima assemblea della immobiliare “Palma” è stata infatti confermato presidente per altri tre anni e così, a 81 anni compiuti, è ancora lui a presiedere la società proprietaria degli immobili che ha affittato ad Ama Crai Est, il colosso distributivo nato nel 1968 a Montebelluna – di cui Tessari è stato tra i fondatori– che oggi conta oltre 250 milioni di fatturato, più di 160 dipendenti diretti, 537 punti vendita tra Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna e Marche. «Avevo detto che era tempo di passare l’incarico a un altro socio», spiega Giovanni Mario Tessari, «ma hanno insistito perché rimanessi io presidente e alla fine ho accettato. Ma saranno gli ultimi tre anni e poi ci dovrà essere un altro presidente».
D’altronde anche a 81 anni sprizza energia come un giovanotto. “Palma” è in pratica la proprietaria dei due complessi che si trovano in via Meucci e via Fermi e che li affitta ad Ama Crai Est, ma i soci sono gli stessi sia nella cooperativa che nella immobiliare. E la immobiliare non si è limitata a realizzare i due complessi, ma ha acquistato anche un terreno adiacente, ora utilizzato come parcheggio per i camion, ma che in futuro potrebbe veder sorgere un ulteriore fabbricato se Ama Crai Est continuerà a crescere e avrà bisogno di maggiori spazi. Curioso il nome scelto per la immobiliare proprietaria dei fabbricati dove ha sede Ama Crai Est. «Era la domenica delle Palme», spiega Tessari, «si trattava di dare un nome alla immobiliare che stava partendo col compito di realizzare il primo magazzino di proprietà: ci è venuto in mente il nome di “Palma” proprio perché era la domenica delle Palme». —
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