Il giallo di Salgareda: «Ho un forte mal di testa», poi il crollo all’improvviso di Pierpaolo

SALGAREDA. I dubbi che aleggiano attorno alla tragica morte di Pierpaolo Perissinotto di Salgareda, verranno fugati soltanto dall’autopsia. Il sostituto procuratore di turno Anna Andreatta affiderà stamattina l’incarico ad un anatomopatologo ed i tempi, secondo quanto s’è appreso, saranno piuttosto rapidi. Lo impone l’età del ragazzo, appena 14 anni. I carabinieri, che conducono le indagini ed hanno effettuato nell’immediatezza i rilievi sul luogo della tragedia, non lasciano nulla d’intentato. Un’indagine a 360 gradi anche se gli investigatori propendono, al momento, per una morte causata da un improvviso malore oppure, in seconda, battuta da un incidente domestico. Non ci sono tracce, almeno in apparenza, di una morte violenta. Il ragazzo presentava una piccola ferita al capo che potrebbe essere compatibile con una caduta successiva ad un malore.
Altre ipotesi hanno poco spazio, in attesa che sia l’autopsia a fare luce sulla vicenda.
I carabinieri del reparto operativo della compagnia di Conegliano e della stazione di Ponte di Piave hanno terminato i rilievi nell’appartamento al secondo piano di un condominio di via Roma a Salgareda, proprio davanti al municipio del paese, soltanto a tarda notte di ieri. Il corpo del giovane è stato trovato riverso nel pavimento della sua camera da letto. Attorno al capo un po’ di sangue.
Secondo quanto hanno ricostruito i militari dell’Arma, la tragedia è avvenuta pochi minuti prima delle 20. A casa con Pierpaolo, studente modello al liceo artistico statale di via Santa Caterina a Treviso, c’era il fratellino di 8 anni. I due avevano giocato nella camera da letto. Poi, all’improvviso, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, il fratellino avrebbe sentito Pierpaolo dire “Ho un forte mal di testa” e poi sarebbe stramazzato sul pavimento.
Di sicuro, il fratellino, spaventato, ha chiesto aiuto ad una persona del condominio. Dopo essere accorsa ed essersi resa conto della tragedia ha subito lanciato l’allarme al 118. La madre di Pierpaolo, Sabrina Cimitan, al momento della tragedia, si trovava fuori casa. Al suo rientro lo strazio per una tragedia incommensurabile.
I medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare la morte del ragazzino. Contestualmente all’arrivo dei sanitari, sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Conegliano e della stazione di Ponte di Piave. I rilievi del reparto scientifico si sono protratti fino a notte fonda. Tracce riconducibili a morte violenta non ne sono state trovate. L’ipotesi principale sia per gli elementi raccolti nel luogo della tragedia che dalle testimonianze fanno propendere per un malore o al massimo un incidente domestico. Ma sarà l’autopsia a chiarire ogni dubbio sulla morte di Pierpaolo.
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