Il finto principe telefona «Tranquilli, pagherò tutti»

CAVASO. E dopo la beffa delle nozze mai celebrate arriva la telefonata di Giorgio Pellegrin, in arte il “principe” di Liechtenstein. È lui in persona a chiamare il direttore del ristorante Asolo Golf Club e assicurare «Lunedì (oggi per chi legge, ndr)saldo il conto». Dal finto principe il direttore, che si era occupato dell’organizzazione del pranzo di nozze, avanza 27 mila euro. Un paio di mesi fa, il cinquantenne, residente a Monfalcone, in provincia di Gorizia, si era presentato da Giuliano Polloni per delle lezioni di golf prima come parlamentare svizzero e successivamente come il principe di Liechtenstein. Insomma una vicenda da favola disneyana, conclusa con l’amaro della truffa. Lui, il “principe”, cerca moglie e trova la sua Sandra, ex operaia di Bassano che cade tra le sue braccia e nella sua trappola. Da metà dicembre fino a sabato scorso sono stati 2 mesi di fuoco per i due promessi sposi: inviti, bomboniere, abito bianco, banchetto, fotografo, damigelle e 160 invitati da coccolare. Per non parlare dei fiori in chiesa e al ristorante per un valore di 12 mila euro. Neppure 24 ore prima del matrimonio, il “principe” si dà alla fuga lasciando la sua dolce Sandra con l’illusione di portare una corona in testa e conla certezza di un bel carnet di conti da pagare. Mentre lui meditava la fuga e una scusa “regale” , lei intanto venerdì sera chiamava il direttore del ristorante chiedendo di spostare alcuni posti per un paio di invitati. «Non aveva capito niente di quello che stava succedendo», racconta Polloni, «Le ho detto io che non ci sarebbe stato alcun banchetto nuziale nel nostro ristorante». Sandra, incantata dai racconti del suo lui, tra un’incoronazione a Palazzo del Principe di Liechtenstein al confine tra Austria e Svizzera e i preparativi del matrimonio, non aveva colto il fine non certo lieto. Tra gli organizzatori, invece, si parlava già di un matrimonio truffa. Solo qualche acconto con assegni firmati da lei, ma al momento del saldo tante scuse che non stavano in piedi. E sabato fuori dalla chiesa a Bassano c’erano solo i parenti e gli amici di lei: una ventina in tutto in attesa del matrimonio dell’anno. Sulla scia dei debiti, che si aggirano sui 160 mila euro, Polloni sabato mattina ha deciso di di chiamare i carabinieri per capire come rivalersi su Pellegrin. Mentre la questione era oramai sulla bocca di tutti, nel tardo pomeriggio di sabato è arrivata la telefonata del “principe” al ristorante: «Ha detto che domani (oggi per chi legge, ndr) tramite il suo avvocato salderà il conto», riferisce Polloni, «Ma vogliamo crederci ? ».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso