Il dg Passador: «Riguarda la gestione precedente»
«Noi abbiamo rilevato la cantina nell’agosto del 2016. La verifica da parte della Guardia di Finanza è invece di un paio d’anni prima». Franco Passador, direttore generale di Vi.V.O. Agricola Srl,...

«Noi abbiamo rilevato la cantina nell’agosto del 2016. La verifica da parte della Guardia di Finanza è invece di un paio d’anni prima». Franco Passador, direttore generale di Vi.V.O. Agricola Srl, realtà vitivinicola tra le più interessanti del settore ultima nata nel Gruppo Cantine Viticoltori Veneto Orientale con 2000 produttori associati, spiega così il coinvolgimento di Vigna Dogarina nell’inchiesta condotta dalla Procura di Asti. «È un peccato che il nome venga accostato a questo genere di fatti», aggiunge, «comunque sia noi continueremo a difendere il reddito degli agricoltori».
Vi.V.O. Agricola Srl ha acquisito nell’agosto del 2016 la conduzione dell’azienda Vigna Dogarina Srl, protagonista indiscussa del panorama vitivinicolo trevigiano, votata alla vigna e ai suoi prodotti fin dai tempi della Serenissima Repubblica. Era stata un’operazione valutata attorno ai 16 milioni di euro che nell’ambiente vitivinicolo era stata considerata di grande impatto per tutto il territorio ai confini tra Treviso e Venezia. La superficie complessiva acquisita è di poco inferiore ai cento ettari di vigneti, ripartiti tra le più diffuse varietà del territorio, vale a dire i richiestissimi e apprezzati Prosecco e Pinot Grigio, quindi i classici Merlot, Cabernet e Raboso.
«L'ideale collocazione tra il mare Adriatico e l'arco alpino», ha spiegato Passador, «rende questo territorio unico per produrre uve pregiate e ricercate». Il vigneto complessivo dei soci conferenti al Gruppo Vivo Cantine è di quasi 4.000 ettari, la produzione di uva della vendemmia 2015 è stata di poco inferiore ai 600.000 quintali, di cui 70 per cento uve bianche e 30 per cento uve rosse. La produzione di vino ottenuto nella vendemmia 2015 è di 50 milioni di litri, il 52 per cento Docg/Doc e 48 per cento Igt/Igp.
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