Il Covid non ferma la musica Paolo studierà al conservatorio

Dal pianoforte al contrabbasso, passando per le musiche da tango di Astor Piazzolla. Questo il leit motiv della carriera scolastica-musicale di Paolo Iseppi, uno dei centini del liceo musicale Marconi di Conegliano che proprio in quest’anno accademico ha visto i primi diplomati dalla sua nascita, nel 2015. Sognava di fare il pianista e proprio per il piano aveva superato l’esame di ammissione all’istituto superiore. «Poi mi è stato proposto come secondo strumento il contrabbasso, che non conoscevo - racconta Iseppi - me ne sono innamorato e l’ho cambiato da secondo a primo strumento. A settembre sosterrò l’esame di ammissione al Conservatorio di Rovigo. Da grande vorrei poter dire, a chi mi chiede la mia professione, che faccio il musicista, senza che mi rispondano “si ok, ma di lavoro?”».
Con l’Orchestra Sio di San Fior, ha partecipato anche al programma televisivo “Tu si que Vales” e suonato anche alla Sagrada Familia di Barcellona. Da tre anni fa parte dell’Orchestra nazionale giovanile Giuseppe Sinopoli, che si è esibita anche al Senato ed è primo contrabbasso nell’Orchestra regionale dei Licei Musicali. Poi il Covid. «Quando ho realizzato che la “vacanza da scuola” a causa del coronavirus si sarebbe trasformata in un addio definitivo alla vita scolastica come finora l’avevo conosciuta e vissuta - ho pensato che, in fin dei conti, anche lo scrittore Camilleri non si era potuto diplomare a causa della guerra, eppure di strada ne aveva fatta tanta».
L’esame in casa Iseppi ha portato però una gioia doppia: «Sono contento perché, 34 anni dopo, ho eguagliato il voto massimo a sua volta ottenuto alla maturità da mia mamma», conclude. —
salima barzanti
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