Il corpo trovato dal padre e dalla compagna Serena

PAESE. Lo sguardo fisso verso il telo bianco che copre il corpo del fratello. Due minuti da solo, davanti al telo che nasconde la salma per pregare. O semplicemente per ricordare. Omar Carniato è il fratello di Patrick. È lui che arriva alla cava “Padernello” di Paese, nel pomeriggio, per effettuare, per conto della propria famiglia, le dolorose prassi burocratiche del riconoscimento della salma e dell’acquisizione degli effetti personali del fratello. «Patrick - ricorda il fratello - è sempre stato un appassionato di caccia. Fin da piccolo. Stamane è rimasto vittima di un incidente banale, che purtroppo può capitare anche a cacciatori esperti come lui».
Omar racconta le concitate fasi delle ricerche del fratello. «È stata la compagna, Serena, - spiega - a dare l’allarme. Sono stati lei e mio padre a trovare prima la macchina, in un campo vicino alla cava, e poi il corpo di mio fratello. Una tragedia per tutta la nostra famiglia. Era un cacciatore esperto ed attento».
Alle ricerche ha anche partecipato Jacopo Schiavinato, il “cognato” della vittima. «Nella tarda mattinata di oggi - spiega - mia sorella ci ha chiamato. Era allarmata perché Patrick non aveva fatto ritorno dalla battuta di caccia, all’ora stabilita. Ci siamo messi a cercarlo finché non siamo arrivati qui e abbiamo trovato la Bmw serie 3 di Patrick con all’interno il suo cane da caccia».
Carniato aveva portato con sè il suo segugio, “India”. Il motivo lo spiega Maristella Schiavinato, la mamma della compagna del cacciatore morto, all’alba di ieri, per un colpo accidentale partito dal suo fucile: «Da quel che ho capito - spiega la donna - Patrick non voleva che il cane svegliasse mia figlia perché se lo vedeva partire in auto, l’animale avrebbe iniziato ad abbaiare ininterrottamente, come altre volte. Per questo motivo l’ha portato con sè, anche se il segugio non era necessario per la caccia alle anatre. È un immenso dolore non soltanto per mia figlia, che era la sua compagna, ma anche per tutta la nostra famiglia».
La notizia della morte del cacciatore di Castagnole ha fatto presto il giro del paese. Nella cava di Padernello sono arrivati il sindaco Francesco Pietrobon e alcuni amici di famiglia che hanno voluto subito stringersi attorno ai familiari dell’operaio metalmeccanico di Castagnole.
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