Il Comunedi Vittorio Veneto fa lavare la fontana storica con l'idropulitrice: scatta la sanzione

La Soprintendenza ha aperto un procedimento contro l’amministrazione che aveva ordinato la pulizia in maggio

VITTORIO VENETO. Bufera sulla Fontana degli Arditi di piazza Borro a Salsa. La Soprintendenza punisce il comune per l’intervento con l’dropulitrice. Sono due i procedimenti sanzionatori contro il comune di Vittorio Veneto in relazione alle delibera del 4 ottobre.

Non solo, la Soprintendenza ha richiesto accertamenti al comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Un’altra doccia fredda per l'amministrazione comunale. Il getto dell’idropulitrice sparato il 23 maggio scorso contro la “Fontana degli Arditi" aveva suscitato un vespaio di polemiche. La pulizia era stata eseguita con l’ausilio di una ditta esterna a poche ore dall' arrivo dei Fanti per l'Adunata. Pochi giorni dopo la Soprintendenza aveva chiesto chiarimenti sull’intervento. Per verificare i danni provocati dal getto, aveva eseguito un sopralluogo, anche perché alcuni pezzi della fontana si erano distaccati a causa della pressione dell’acqua.

Quella di Salsa è una fontana simbolo, nella quale si dissetarono i primi liberatori di Vittorio Veneto nel 1918. Il suo restauro era stato sollecitato ancora lo scorso anno dalla Soprintendenza di Venezia all’amministrazione comunale «per garantire gli obblighi conservativi stabiliti a norma di legge». Su questo colpo di scena interviene Paolo Santantonio capogruppo di Forza Italia «Ora capisco perché sto attendendo inutilmente da giorni, a termini regolamentari ampiamente scaduti, la risposta alla mia ultima interrogazione in materia», attacca il consigliere di opposizione.

«Siamo tutti rimasti allibiti, leggendo la delibera di giunta n. 174/2018, dal blocco dei lavori giustamente imposto dalla Soprintendenza, a seguito dell’intervento di idrolavaggio del 23 maggio, che ha trattato la storica fontana quasi fosse un manto stradale insozzato dal passaggio di uno squadrone di cavalleria». Il lavaggio con idropulitrice era stato riservato anche alla cinquecentesca fontana del Cardinale Dalla Torre nella piazza di Ceneda.

«Celebreremo il 4 novembre 2018, oltre che senza il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella»,conclude Santantonio, «anche con la fontana nelle penose condizioni che tutti sappiamo, simbolo eloquente della incapacità di prevedere, programmare e agire di conseguenza. Forse per l’amministrazione era più importante assicurare e garantire la possibilità di sfilate su mezzi d’epoca, di spari di cannone e di comparsate televisive per qualche suo membro assetato di irrefrenabile protagonismo del tutto fuori luogo»

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso