Il Comune “salva” il cinema teatro Sanson

VEDELAGO. C’è chi taglia perché la borsa è sempre più vuota e chi ricuce «perché», è convinto il vicesindaco Marco Perin, «fare cultura è un investimento per oggi e per domani». Così se il Credito Cooperativo Trevigiano rinuncia alla gestione del cinema teatro Margherita Sanson, il Comune decide di prendersi in carico la struttura di proprietà della parrocchia. E la sua prima volta è già un successo: settecento persone venerdì sera per il debutto con tata Lucia, dopo il passaggio di consegne dalla banca e all’ente locale. «Ci stiamo lavorando dalla scorsa estate», fa sapere Perin. La lettera con cui la banca ha annunciato alla parrocchia la volontà di lasciare è datata giugno 2016. Fine contratto 31 dicembre: sala restituita alla parrocchia che, però, non ha i fondi per garantirne l’apertura e dunque a rischio chiusura l’unico spazio per fare cultura del centro di Vedelago.
«La parrocchia», racconta la trattativa Perin, «ci ha contattato facendoci presente l’impossibilità di assicurare la continuazione dell’attività». Il caso è stato portato in giunta e la squadra della sindaca Cristina Andretta ha iniziato a pensare a una via d’uscita.
«Abbiamo ritenuto», riferisce il vicesindaco l’esito del dibattito interno, «che Vedelago non potesse rinunciare a quello spazio usato per eventi culturali e dibattiti. Anche perché stiamo lavorando per dare un’identità più decisa al cuore del paese. Ora la piazza su cui si affacciano chiesa, municipio e cinema è un parcheggio. Con l’Università di Ferrara avvieremo presto un’indagine che ci porti a un progetto di riqualificazione con il lancio di un concorso di idee». Piano di lavoro entro il 2017 e poi cantieri per la creazione di una vera piazza nel 2018.
Intanto Perin e la giunta si assicurano la “salvezza” del cinema teatro intitolato alla madre di San Pio X, nata a Vedelago. «Tra le pieghe del bilancio», fa sapere il vicesindaco, «abbiamo recuperato diecimila euro che ci serviranno per bollette e spese di manutenzione del “Margherita Sanson”, un costo che contiamo di recuperare con quanto ricaveremo dagli eventi in programma». La parrocchia concede lo spazio in comodato d’uso gratuito, il Comune garantisce l’apertura e “salva” anche chi lavora nella sala cinema. «Affideremo la gestione alla nostra Pro loco», aggiunge Perin, «Stiamo valutando la possibilità di rivolgerci a un’agenzia specializzata nell’organizzazione di eventi per dare vivacità e promuovere lo spazio. Intanto ci siamo assicurati una sala da 380 posti a sedere con tutte le agibilità richieste per i pubblici spettacoli».
Il cinema Sanson sarà anche a disposizione delle iniziative curate dalle associazioni del paese. Nel 2016 è stato aperto per 56 eventi, il Comune conta di fare meglio. E i presupposti sembrano buoni.
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