Il Comune di Vittorio Veneto taglia le spese e l’assessora diventa sarta

VITTORIO VENETO. Chi paga le trasferte del sindaco e degli assessori di Vittorio Veneto? Non certo il Comune, ma i diretti interessati.
E’ avvenuto per il viaggio del sindaco Roberto Tonon e dell’assessore alla cultura, Antonella Uliana, a Washington, per la mostra di foto sulla Grande Guerra. Così pure per la visita a Londra, da parete di Barbara De Nardi, assessore al Centenario. Se capita che per risparmiare l’impiegata si porti a casa le tende dell’ufficio da lavare e stirare, capita pure che la stessa De Nardi, sempre ai fini del risparmio, prenda ago e filo e attacchi i nastri delle medaglie del Gonfalone municipale.
L’assessore Giovanni Napol, che tiene la cassa di piazza del Popolo, ha chiesto ai suoi colleghi, a cominciare dal sindaco, se è possibile rinunciare anche ai 400 euro di spese di rappresentanza. In verità sindaco ed assessori si muovono sempre con la propria auto; nel 2017 non l’hanno fatto solo per recarsi a Treviso, il giorno dell’adunata, in modo da poter entrare nei parcheggi della città.
Il 4 Novembre, quando il sottosegretario Pierpaolo Barretta ha tenuto la commemorazione, il pranzo gliel’ha pagato il sindaco. Quando è venuto l’alto dirigente del museo Heremitage di San Pietroburgo per prendere contatti per il Centenario, ad offrigli la colazione di lavoro sono state l’assessore De Nardi e la dirigente Wanda Antoniazzi. Al vicesindaco Alessandro Turchetto e agli assessori Giovanni Napol e Giuseppe Costa è toccato più di una volta portare al ristorante gli ospiti, a loro spese. E quei 400 euro di rappresentanza? «Servono per i mazzi di fiori che doniamo alle ultracentenarie», fanno sapere in municipio. «E questo – anticipa Napol – sarà un anno di ulteriori sacrifici».
La giunta Tonon è reduce da un mese di dicembre stracarico di polemiche per l’assenza di iniziative per le feste. «Non abbiamo risorse», ha spiegato ripetutamente il sindaco Tonon.
«"La situazione non migliorerà nel 2018, per cui avverto all’inizio d’anno chi vuol chiederci contributi – anticipa l’assessore Napol – di proporci dove recuperarli e, quindi, dove tagliarli. Altrimenti neppure gli presteremo ascolto». «Non è detto che dovremmo portarci da casa persino la carta per la fotocopiatrice», sorride con ironia De Nardi.
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