Il centro storico si affida a H&M aspettando Zara e Eataly

A ottobre scorso risale l'apertura di H&M in centro storico, a palazzo Onigo: un vero e proprio evento che aveva fatto parlare per settimane, facendo registrare un boom di clienti per diversi giorni, con code addirittura lungo viale Cadorna. Da tempo si parla dell'arrivo di un'altra grande catena dell'abbigliamento in città, il colosso della moda spagnolo Zara. E se secondo molti commercianti storici l'arrivo dei grandi marchi rischia di erodere una parte consistente dei loro incassi, l'assessore alle attività produttive Paolo Camolei non ha dubbi: «La città ne trarrebbe solo dei vantaggi: è questa la strada da seguire. Sono profondamente convinto che vi possa essere sinergia tra i grandi marchi e le botteghe storiche», dice Camolei, «i primi sono in grado di attirare gente in centro storico. Aumentare l'affluenza di visitatori è proprio quello di cui i negozi più piccoli necessitano per sopravvivere. Portare del movimento in città fa bene a tutti, comprese le attività di ristorazione».
I marchi in città sono dunque la strada da seguire secondo Camolei: da tempo si parla dell'avvento di Zara, con il conseguente “toto edificio”. Le ultime discrezioni, risalenti oramai alla fine dell'anno scorso indicavano possibili trattative per le vetrine del palazzo stile fascista di viale Cadorna, che oggi ospita alcuni uffici della Regione, la Forestale e quel che resta della filiale Unicredit dopo la chiusura degli sportelli bancari. Tutti contratti d'affitto in scadenza. «Ma da allora non si è mosso più nulla», dice Camolei, «siamo ancora in standby». Poi c'è l'altra partita legata a Eataly, di Farinetti. Gli stabili, nei quali questi marchi potrebbero essere ospitati, sono tanti. «La Camera di Commercio, in caso di trasloco resta la più interessante, ma anche l'ex Intendenza di Finanza, per citarne uno, sarebbe perfetta». (s.g.)
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