Il “Black Friday” arriva in anticipo Negozianti furiosi «Trucco sleale»

Refrontolo. Entriamo nella settimana del “Black Friday”, il venerdì a prezzi scontati importato dagli Usa. Tradizione spesso mal digerita dai commercianti dei centri storici, tra i quali Francesco Ferracin, manager dell’omonima catena di abbigliamento a conduzione familiare, portavoce di un malcontento comune tra gli esercenti. «Da una settimana i negozi dei centri sono vuoti perché si è diffuso questo pensiero unico della scontistica applicata in un solo giorno – denuncia Ferracin – alcune catene sono entrate in modalità “Black Friday” con netto anticipo: secondo me si tratta di concorrenza sleale. Siamo in tanti commercianti a pensare che, per il rapporto di fiducia che si è formato in quasi 50 anni di storia, sia tratti di un triste modo di prendere il giro il cliente, a cui non aderiamo. Chi ci conosce, sa che applichiamo particolari condizioni di vendita ai nostri clienti, anche su capi nuovi, indipendentemente dal periodo dell’anno: per questo troviamo a questa sagra dello sconto negativa e totalmente illogica».
L’imprenditore inoltre invita alla riflessione il consumatore: «È bene ricordare – continua Ferracin – che tutte le scontistiche esorbitanti e immotivate nascondono sempre il trucco: prodotti contraffatti o di dubbia qualità, prezzi ricaricati pochi giorni prima per aumentare così la percentuale di sconto. Senza tralasciare poi quei casi mascherati da fornitori e dipendenti non pagati, gestioni fallimentari e chiusure dei punti vendita. Non è corretto perciò dire che noi e tante altre realtà non facciamo il Black Friday, ma semplicemente non ci pare il caso di ingannare la nostra clientela che da anni ci sceglie, a prescindere dai nostri difetti, per i servizi che forniamo e per il nostro impegno», conclude Ferracin. —
Riccardo Mazzero
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