I trattamenti truffa del centro estetico

CONEGLIANO. Il centro estetico aveva appena cambiato gestione, ma era già avviatissimo. Un nuovo nome, “The way of life”, che per decine di clienti però rappresentava una garanzia di successo: dimagrimento assicurato, trattamenti estetici per il viso da elisir di giovinezza. Tanto che molte clienti non avevano esitato a pagare (in anticipo) cicli di massaggi e quant’altro, staccando assegni che in alcuni casi sfioravano i tremila euro. D’un tratto, dall’oggi al domani, il centro ha chiuso, lasciando a bocca asciutta decine di clienti, che si sono ritrovate con il portafogli svuotato e i loro inestetismi ancora lì. Smaltita la rabbia, sono scattate le denunce. Ora la nuova proprietaria del centro, S.C., 35 anni, si ritrova indagata con l’accusa di truffa.
L’indagine è coordinata dal pubblico ministero Mara Giovanna De Donà che, nel corso dei mesi, ha raccolto le querele delle ex clienti. Secondo gli investigatori, la giovane donna avrebbe truffato almeno una dozzina di clienti: con la promessa di sottoporle a trattamenti estetici si sarebbe fatta pagare in anticipo, poco prima della chiusura estiva. Peccato che, al rientro dalle vacanze, le clienti, pronte a iniziare quanto pattuito, si siano ritrovate con la saracinesca del centro estetico abbassata. A complicare la situazione, il fatto che alcune di loro avevano fatto ricorso a dei finanziamenti per garantirsi i cicli di trattamento. In mezzo al caos (alcuni inestestismi si sa, sono molto democratici) ci sono finite casalinghe, imprenditrici, libere professioniste, che fin da subito hanno deciso di dare battaglia. Risultato? Una pioggia di denunce che hanno fatto scattare l’indagine: il pm De Donà attualmente sta indagando per un’ipotesi di reato ben precisa: truffa.
Tutte le querele sono state riunite in un unico fascicolo, ben nutrito, dei racconti delle clienti. Hanno raccontato di aver scelto il centro perché negli anni si era costruito un’ottima fama. Il cambio di gestione non le aveva troppo preoccupate: prima delle vacanze avevano studiato con S.C. il programma di trattamenti per l’autunno. Molte di loro avevano pagato in anticipo, altre avevano firmato un contratto di finanziamento. Al rientro dalle ferie, si sono presentate all’appuntamento, ma hanno trovato la porta chiusa. La voce si è sparsa rapidamente e molte di loro si sono presentate da un avvocato per presentare denuncia. Dalle querele ha preso avvio all’indagine, che ormai volge al termine. Ma c’è anche un rovescio della medaglia: oltre alle clienti imbufalite, ci sono pure le dipendenti, rimaste dall’oggi al domani senza lavoro.
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