I sindacati: «L’Inps deve restare a Oderzo»

Barbiero: «Dovessero traslocare gli uffici le conseguenze si farebbero pesanti anche per noi». Il sindaco è d’accordo 



Anche i sindacati trevigiani hanno chiesto che lo sportello dell’Inps di Oderzo resti in città. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso un documento nel quale chiedono all’Inps di mantenere in piena attività la sede opitergina sostenendo la proposta avanzata nell’autunno dell’anno scorso dall’amministrazione comunale, tesa a creare in città lo “sportello unico dei servizi”: «Abbiamo condiviso la proposta fatta dal Comune di Oderzo all’Inps, quella che prevede l’ingresso dell’Inps nei locali di Palazzo Moro con un affitto calmierato», sostiene Paolino Barbiero, segretario dello Spi Cgil trevigiano. Dovessero traslocare gli uffici (un’ipotesi che la direzione provinciale ha fermamente smentito in febbraio), le conseguenze si farebbero pesanti anche per gli stessi sindacati: «Per noi è importante che Oderzo, città baricentrica all’interno del suo contesto, continui ad ospitare l’Inps: i servizi devono continuare ad essere funzionali al cittadino», sostiene il leader dei pensionati Cgil trevigiani. Anche le tre maggiori sigle sindacali sostengono dunque il progetto presentato dalla sindaca Maria Scardellato, che aveva suggerito il trasloco completo degli uffici Inps dall’attuale sede di via Battisti verso i locali di Palazzo Moro svuotatisi dopo che Piave Servizi ha aperto il suo nuovo sportello in corrispondenza di quello di AscoPiave: «La soluzione permetterebbe all’Istituto nazionale della previdenza sociale di scegliere fra due soluzioni. La prima prevede la possibilità di sistemare i propri dipendenti in uno spazio di circa 120 metri quadri, la seconda invece consentirebbe agli uffici di occupare 300 metri quadri», continua Barbiero, prima di sottolineare come la creazione del “polo del welfare” (a Palazzo Moro ha sede anche l’Agenzia delle Entrate) sarebbe di notevole importanza per tutta la popolazione del bacino di Oderzo e Motta: «In questa maniera potrebbe nascere un vero e proprio punto di riferimento per le famiglie», conclude.

La sindaca Maria Scardellato ha accolto con estremo favore la presa di posizione dei sindacati trevigiani: «È molto importante rilanciare l’idea della creazione di un ufficio del welfare trasversale avvicinando l’Inps all’Agenza delle Entrate: si creerebbe lo sportello unico dei servizi», dichiara il primo cittadino. —



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