I ladri fanno festa dopo la laurea via i gioielli e pure i confetti rossi

PAESE. Hanno guardato persino nei sacchettini delle bomboniere della laurea, credendo ci potesse essere nascosto qualche piccolo gioiello, magari un anello o degli orecchini. Non trovando nulla, i ladri che nella giornata di giovedì hanno assaltato la casa di Silvia Borsato a Postioma si sono pure mangiati i confetti. Torna dunque nel mirino dei malviventi la frazione lungo la Feltrina: l’ultimo episodio in ordine di tempo è il furto a casa della trentaseienne, di professione funzionario comunale. Un colpo da professionisti, quello messo a segno nella casa a schiera dove Silvia Borsato vive da sola, in via don Giuseppe Monico 13. I malviventi sono penetrati passando da una portafinestra: hanno praticato alcuni fori con un piccolo trapano sul serramento, riuscendo poi a forzare la maniglia. Una volta entrati, hanno passato al setaccio tutte le stanze. Un lavoro certosino, sul filo dei minuti, con il rischio che la padrona di casa rientrasse da un momento all’altro o che qualche vicino si accorgesse dei movimenti sospetti e desse l’allarme alle forze dell’ordine. I malviventi hanno ripulito la camera, portando via i gioielli della trentaseienne, ma non hanno tralasciato nemmeno le altre stanze. E quando i ladri hanno trovato alcune bomboniere che Silvia Borsato aveva confezionato per festeggiare la sua seconda laurea, il titolo magistrale in Scienze del governo conseguito il 12 dicembre dello scorso anno, hanno pensato di aprire pure quelle, certamente con intenti ladreschi. «Hanno strappato le confezioni e si sono pure mangiati i confetti e portati via il bigliettino che stava dentro alle bomboniere», racconta sconcertata la trentaseienne. Ad accorgersi del furto è stata la stessa proprietaria che, rientrata nel tardo pomeriggio dal lavoro, ha trovato la casa sottosopra, chiaro segnale del raid ladresco. Le stanze erano state messe a soqquadro, ovunque c’erano orme lasciate dai malviventi. Alla rabbia per l’incursione in casa, ora si aggiunge la paura. «Ci vuole più vigilanza, non si può vivere nella paura», spiega Silvia Borsato, «negli ultimi due anni la via dove abito è stata martoriata dai ladri».
Non solo via don Giuseppe Monico, ma anche via e vicolo Calleselle, tutte strade residenziali laterali alla regionale Feltrina che negli ultimi mesi sono state teatro di svariati colpi nelle abitazioni, specie in orario preserale, con i ladri interessati soprattutto ai gioielli. E c’è chi, come Silvia Borsato, vive ora nell'angoscia e teme di potersi trovare un giorno faccia a faccia con i banditi.
La tecnica e gli orari scelti per i colpi in casa si ripetono ormai da mesi con analogie davvero impressionanti: sembra probabile possa trattarsi della stessa banda che sceglie obiettivi sempre nella stessa zona.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso