I ladri del ferro vecchio anticipano i volontari

SAN FIOR. I ladri vanno a caccia perfino di ferro vecchio. Sabato, come da tradizione, un gruppo di volontari della parrocchia ha raccolto casa per casa il ferro vecchio. Qualcuno però si è finto incaricato al recupero per conto del parroco e si è impossessato dei rottami. A infastidire non è tanto il valore del materiale, che se in grande quantità può raggiungere qualche centinaia di euro, ma il gesto, a danno di un'opera caritatevole. Il ricavato infatti serve a sostenere l'oratorio parrocchiale e le iniziative a favore dei bambini. Qualche ladro della zona ha fiutato l'affare, informandosi con ogni probabilità attraverso la comunicazione del bollettino parrocchiale, e ha fatto sparire il ferro prima dell'arrivo dei veri incaricati parrocchiali. In tempo reale, anche attraverso internet, i volontari hanno segnalato ai concittadini la presenza dei furbastri e il tam-tam ha funzionato per far desistere i ladri. «I volontari hanno sfidato il tempo ed anche i “furbastri”», spiegano dall'oratorio parrocchiale di San Fior, «portando a casa comunque un buon carico». All'iniziativa ha collaborato anche il gruppo alpini di San Fior, che ha prestato il carro e il trattore utilizzati per il trasporto. Diversi “autisti” si sono alternati alla guida e una decina sono state le persone impegnate nella raccolta. Nelle scorse settimane i giovani della vicina parrocchia di San Fior di Sotto avevano ricavato oltre 5 mila euro, derivati dalla raccolta di 270 quintali di merce messa a disposizione dalle famiglie della frazione. «È stato un record», raccontano i giovani volontari di San Fior di Sotto. Il parroco don Roberto Camilotti, per sdebitarsi con i suoi ragazzi, ha organizzato una cena, dismettendo l'abito talare per vestire i panni del cuoco.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso