I comitati: «Fermate il mega polo Amazon di Casale sul Sile»
Tra nuovi supermercati e investimenti nel campo della logistica, si contano in decine di migliaia i metri quadrati di suolo, destinati a nuova cementificazione, alle porte del capoluogo e lungo i principali assi viabilistici. Oltre ai progetti lungo Strada Ovest, Terraglio e Treviso-Mare, tra i più controversi piani di trasformazione urbanistica previsti nella Marca c’è anche il maxi polo di Casale sul Sile, targato Amazon. Sono previsti tre grandi capannoni alti fino a 25 metri. Giovedì sera il comitato di cittadini che si oppone al progetto, è tornato a farsi sentire in occasione del consiglio comunale, durante il quale era in discussione un’interpellanza dell’opposizione per verificare lo stato di avanzamento della conferenza dei servizi avviata nell’aprile scorso e giunta dopo mesi ancora ad un punto morto, in particolare per l’ostruzionismo del Comune di Quarto d’Altino. «No Maxi Polo», «Non rubate il sorriso alla pianura Padana»: questi gli striscioni che hanno accompagnato una significativa presenza di cittadini alla seduta del consiglio comunali. Né il comitato, né l’opposizione ha potuto dirsi soddisfatta delle risposte offerte dall’assessore all’Urbanistica Stefano Bortolini: «Le nostre richieste di chiarimento sono state liquidate in cinque minuti» è la posizione critica di Stefania Benetti esponente di Verso il Domani «quel che più ci rammarica è il perdurante atteggiamento di scarsa trasparenza da parte di questa amministrazione. È stata confermata, purtroppo, la direzione presa a inizio anno, saltando a piè pari ogni forma di coinvolgimento dei cittadini su una questione così delicata e approvando il progetto in piena pandemia. La ciliegina sulla torta è rappresentata dal fatto che anche le tante osservazioni al progetto non saranno discusse in consiglio comunale». «Abbiamo capito chiaramente che questa amministrazione non ha intenzione di ripensare al progetto» commentano i portavoce del comitato No Maxi Polo «Non siamo soddisfatti e andremo avanti con la nostra battaglia. Abbiamo capito che i tempi non sono quelli iper celeri finora prospettati: la trattativa è ancora in alto mare e pensiamo che sia proprio il vicino comune di Quarto d’Altino a frenare. In vista dell’imminente voto amministrativo non sarebbe certo un bel biglietto da visita per il sindaco uscente, presentarsi dopo aver dato l’ok a un progetto così». La lotta dei residenti e delle associazioni contro il piano dell’ex parco Tematico, su 500 mila metri quadrati («oggi coltivati a soia e pannocchie» sottolinea il comitato) travalica i confini provinciali e regionali.—
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso