Hudorovic: ridatemi il milione
Il Riesame deve decidere se restituirgli i beni L'avvocato Murgia: «Violata la Costituzione»

L’avvocato Francesco Murgia
Adriano Hudorovich, il sessantenne nomade nullafacente a cui la Procura ha sequestrato beni per circa un milione di euro, rivuole tutto indietro. Il suo avvocato, Francesco Murgia, di fronte al Riesame ha parlato senza tanti giri di parole di «provvedimento anticostituzionale che si fonda su presunzioni ed inverte l'onere della prova dall'accusatore all'accusato». Il sequestro dei beni per oltre un milione di euro appartenenti al nomade Hudorovich, il primo di questo tipo in Veneto, è avvenuto nel dicembre scorso. L'inchiesta si regge su due articoli di legge distinti: uno inquadra coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto o tenore di vita, abitualmente dediti a traffici delittuosi; l'altro dà al tribunale facoltà (anche d'ufficio) di ordinare il sequestro dei beni di una persona quando il loro valore risulta sproporzionato al reddito dichiarato o all'attività economica svolta ovvero, quando sulla base di sufficienti indizi, si ha motivo di ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite o ne costituiscano il re-impiego. Si tratta della normativa anti-mafia. Intanto si sta ancora attendendo l'esito del ricorso al Tar, sempre presentato dall'avvocato Murgia, contro il ritiro della patente da parte dei carabinieri. (g.b.)
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