«Guarito dall'acqua santa»: il caso del medico "miracolato"

Valerio Petterle, 55 anni, urologo, sostiene di essere guarito dalla peritonite grazie alle preghiere al santuario del Monfenera
Il santuario di Pederobba. Nel riquadro, Valerio Petterle
Il santuario di Pederobba. Nel riquadro, Valerio Petterle

VITTORIO VENETO. Valerio Petterle, 55 anni, noto urologo vittoriese, si salva grazie alle preghiere e all'acqua benedetta del santuario di Monfenera  a Pederobba. Il medico si era ammalato di appendicite perforata con peritonite e shock settico. Furono fatte due operazioni ma la situazione precipitò. Tanto che fu chiamato un sacerdote per l'estrema unzione.

Le continue preghiere  e l'acqua miracolosa di Monfenera lo fecero guarire. La completa guarigione dell'urologo ha lasciato senza parole i colleghi medici.  Le analisi effettuate hanno confermato che tutto era sparito, perfino i buchi delle operazioni. Il medico ogni anno  si reca in pellegrinaggio a Monfenera, sul luogo delle apparizioni della Madonna degli Angeli Custodi come segno di ringraziamento del miracolo ottenuto.

Un caso destinato certamente a far discutere, anche e soprattutto all'interno della comunità medica.

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