Grasso, il gastrosofo I segreti della cucina spiegati a Obama

L’esperto trevigiano al gran galà Usa degli italo-americani A tavola con Barack, Michelle e il presidente Napolitano
02/06/01 TV. Sergio Grasso. (Rea). © Paolo Balanza
02/06/01 TV. Sergio Grasso. (Rea). © Paolo Balanza

di Lieta Zanatta

Un esperto di cucina entrato nelle grazie del presidente Obama, un esperto che porta alto il nome della Marca trevigiana in terra americana .

E che si cimenterà in uno spettacolo di un'ora e mezza davanti a tremila delegati che rappresentano i 20 milioni di italo-americani che dimorano negli Stati Uniti, ovvero l'assemblea Niaf «National Italian american Foundation», galà arrivato ormai alla 36esima edizione e che si terrà a Washington stasera (stanotte per chi legge).

Ospiti della cerimonia in salsa italo-americana, solo per citare i più significativi: il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e consorte, la rappresentante di Confindustria Italia Emma Marcegaglia, il presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano (da confermare).

A chi l'arduo compito di fare da gran cerimoniere? A un trevigiano Doc, l'antropologo alimentare e food-writer Sergio Grasso. Un onore che ha colto di sorpresa il «gastrosofo», già mattatore di trasmissioni televisive come Linea Verde, Uno Mattina e «La Vecchia Fattoria».

«Una bella responsabilità – racconta Sergio – mi sentirò addosso non solo gli occhi di 20 milioni di italoamericani, ma anche quelli di tutto il mondo della produzione di qualità italiana che andrò in qualche modo a rappresentare». Grasso verrà affiancato dalla presentatrice Giuliana Rancic, volto noto di E! News, programma di gossip-tv seguitissimo anche oltre gli USA.

Ma la «patata bollente» che Sergio vuole spadellare di fronte alle star dello spettacolo, politica e finanza è il tema della contraffazione alimentare delle eccellenze italiane.

«Avrò il compito di spiegare ai nostri ospiti americani che nutrono un'autentica passione per tutto quello che concerne l'italian style, che molto spesso quello che loro acquistano e gustano in realtà, di italiano, ha ben poco. Il problema della contraffazione alimentare e del così detto italian sounding è un argomento che mi sta particolarmente a cuore e che vivo come un vulnus inferto non solo alla nostra economia ma anche alla nostra cultura, alla storia e alla tradizione».

I prodotti di cui parla Grasso sono i formaggi, come il Parmesan, che nulla ha a che fare con il vero parmigiano reggiano, gli olii, i vini, le paste, e tutto quello che sotto una etichetta tricolore o opportunamente storpiato viene fatto passare per italiano nei mercati esteri, americano in testa. Ma la filosofia culinaria di Grasso porterà alla ribalta anche dei gustosi aneddoti alimentari su Garibaldi, Cavour, Michelangelo, Leonardo, Machiavelli - nomi che sono mito negli USA - con tanto di performance davanti ai fornelli. Una mission facilitata, a dire il vero, dalla Michelle presidenziale, che già in occasione di diverse cerimonie ha voluto in tavola un bel calice di prosecco e un piattone di baccalà alla vicentina. Un piccolo antipasto, questo show per la verità, perché il Sergio di Marca in America ci sbarca alla grande, con un suo programma il prossimo inverno sulle reti americane dal nome «Gastrosopher», che racconterà la cucina italiana com'era e com'è, tra le radici anche archeologiche alle eccellenze italiane, tante e tutte da scoprire. Il tutto targato Marca trevigiana, of course.

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