Giunta, ecco i cinque di Tonon resta il nodo del presidente

VITTORIO VENETO. Antonella Uliana di “Cambia Vittorio”. Barbara De Nardi, Giovani Napol e Alessandro Turchetto del Pd. Alessandro Mognol, già candidato sindaco di ‘Partecipare’ e ‘Un’altra Vittorio’. Questi, presumibilmente, i cinque assessori della Giunta Tonon che sarà proposta questa sera alla coalizione che ha vinto le elezioni, dopo il benestare, ieri sera, del Partito democratico. Quattro sono consiglieri comunali, Turchetto no (comunque non è un esterno perché fa parte del direttivo Pd). Al loro posto subentrano Fiorenza Fiorin per Uliana, Graziano Carnelos e Fabio De Valier, rispettivamente per De Nardi e Napol, Alessandro Faraon di “Partecipare”. Entro la settimana, tra giovedì e venerdì, il primo consiglio comunale per ufficializzare il governo della città. E in quella sede ci sarà anche la nomina del nuovo presidente dell’assemblea municipale. I candidati del Pd potrebbero essere Alessandro De Bastiani, il consigliere più votato ed anche quello di maggiore anzianità politica, e Giuseppe Costa, capogruppo uscente, entrambi rimasti fuori della compagine amministrativa. Ma un posto al sole potrebbe essere riservato anche ad Adriano Botteon, il dinamico segretario del Pd vittoriese, a meno che questi non sia destinato, come vogliono autorevoli indiscrezioni, al vertice dell’Istituto Cesana Malanotti. Il sindaco Tonon, supportato da una parte del partito, potrebbe tuttavia tentare un’operazione di respiro nuovo: una presidenza condivisa con l’opposizione, composta da quattro consiglieri della Lega Nord e uno di Forza Italia. Toni Da Re ed i suoi non voterebbero per De Bastiani e Costa, considerata la tenace opposizione condotta nel precedente mandato, con la firma anche di un esposto in Procura.
Potrebbero invece astenersi su una candidatura di discontinuità.
Un’apertura in questo senso è stata sollecitata dall’ex sindaco Giancarlo Scottà, che però è il primo dei non eletti, e potrebbe trovare accondiscendente Bruno Fasan, in cordialità con Tonon ed altri assessori e consiglieri del Pd. Da Re mette le mani avanti. «Non credo che il Pd, considerando come si è comportato nei tre mandati di amministrazione della Lega Nord, sia disponibile a condividere con noi il presidente. La nostra pattuglia, pertanto – anticipa Da Re - si presenterà in consiglio con un proprio candidato, sapendo tuttavia che non passerà. A quel punto decideranno loro se proseguire con lo scontro o fare una proposta di mediazione».
Da Re si è presentato anche ieri mattina in municipio per una pratica attinente la sua elezione a consigliere, ma non si è visto con il nuovo sindaco.
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