Giro con targa fra i negozi storici del centro

Il presidente della Regione premia i big di “Rivivere” insieme a Conte. Comune non invitato
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ZAIA-CONTE IN CITTA' TARGHE -LOCALI STORICI-, PROFUMERIA
AGOSTINI AG.FOTOFILM TREVISO ZAIA-CONTE IN CITTA' TARGHE -LOCALI STORICI-, PROFUMERIA

Le targhe sono piccole, in acciaio, con il logo Lsv, locale storico veneto. La Regione ha deliberato di dare il riconoscimento ad attività commerciali che abbiano rilevanza nel loro settore, storicità, avendo superato passaggi generazionali. Progetto sperimentale, ieri al debutto a Treviso, con le prime 4 targhe affisse di fianco alle vetrine.

E’ venuto il governatore Luca Zaia – look informale – a scoprirle, posando con i titolari dei negozi. Assieme a Mario Conte, che non è sindaco e non ha alcun ruolo in Regione. Ma tant’è, uno sport elettorale vale più di protocolli istituzionali minime regole, cerimoniale, distinzioni fra partito e istituzioni. E così, governatore e candidato sindaco in passeggiata da corso del Popolo fino al cuore delle Pescheria. Fra decine di «ciao Luca e «forza Mario», o «forza Luca» e «ciao Mario», selfie, tante istanze dei cittadini.

Prima targa alla profumeria Venus di via Cadorna (1973), dove i due sono stati accolti da Sirin Kana’a; poi lo storicissimo Vasconetto, con la famiglia che lo gestisce dal 1858 e il cui titolare Roberto oggi è la quinta generazione (e la bottega, prima della dinasty, era aperta già sotto Napoleone); infine la gioielleria oreficeria De Wrachien, aperta nel 1925 dall’avo Giovanni, quindi da Silvano, e oggi da Enrico con la moglie Daniela e il figlio Nicolò (la quarta generazioni). Con blitz per i saluti anche da Meggetto, da Morandin e alla caffetteria De Checchi. E poi alle calzature Cappelletto di piazza dei Signori, dove Aldo, oggi novantenne, è entrato nel 1977, ma che ha cominciato nel 1948, e oggi vede il figlio Marco, 50 anni, nato lo stesso giorno del governatore, a guidare l’attività

In Pescheria si è aggregato l’assessore regionale Federico Caner, istituzionalmente doc. E’ transitato il suo collega del capoluogo Paolo Camolei («Non sono stato invitato», ha tirato dritto). Già: non gli mancava il ruolo, ma certo il colore politico.

I maligni avrebbero fatto poi rilevare come le tre botteghe insignite vedano i rispettivi titolari ai vertici di Rivivere Treviso, associazione presieduta da Enrico De Wrachien. Mai tenera con Manildo & Co. Tu chiamale, se vuoi, (mere) coincidenze. Ma hanno partecipato al bando regionale.

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