Ginecologo e primario Addio ad Angelo Berardi

È mancato ieri mattina all’età di 73 anni. Fu una delle colonne del Ca’ Foncello Da tempo lottava contro un tumore allo stomaco. Aveva lavorato a Belluno
Di Serena Gasparoni

Amava la famiglia e la sua professione. Una passione che aveva tramandato anche ad uno dei suoi figli, Stefano, che ha deciso di percorrere le sue stesse orme professionali.

È mancato all’affetto dei suoi cari all’età di 73 anni Angelo Berardi, ginecologo al Ca’ Foncello, poi primario a Belluno. Una lunga malattia che aveva affrontato con dignità e determinazione ha avuto il sopravvento ieri mattina. Aveva lottato come «un lupo d’Abruzzo», così diceva contro il male. «Un tumore allo stomaco che lo aveva colpito oramai quattro anni fa», racconta il figlio Stefano, «con il quale però era riuscito a convivere mantenendo un buono stile di vita». Il tutto grazie agli sforzi del personale di Oncologia e III e IV Chirurgia del Ca’ Foncello, oltre che di tutti quelli che lo hanno assistito a domicilio.

Angelo Berardi ha dedicato tutta la sua vita alla felicità della sua famiglia e al benessere delle sue pazienti.

Si è spento ieri nel reparto di Oncologia dell’ospedale di Treviso a 73 anni, lasciando nel dolore la moglie Rita Ottaviano, a lungo insegnante alle scuole medie “Serena”, con cui ha vissuto per quarant’anni a Treviso, e i figli Pierfrancesco, il maggiore, e Stefano, anche lui ginecologo al Ca’ Foncello.

Berardi era originario dell’Abruzzo. Era nato a Tufillo, in provincia di Chieti, si era laureato in Medicina e Chirurgia all’università di Firenze.

Una carriera scolastica perfetta messa a frutto affiancando sul campo professionisti di rango e spessore. Fu infatti allievo a Treviso del professor Suppi, quindi aiuto del dottor Marsoni.

Berardi era stato poi primario di Ostetricia e Ginecologia a Pieve di Cadore e quindi a Belluno, dove aveva concluso la sua carriera lavorando fino al 2009, svolgendo anche l’incarico di direttore del Dipartimento materno-infantile. Amore per la professione la famiglie e la cultura. D’estate, faceva sempre ritorno nel suo paesino d’origine, Tufillo, curandone gli eventi culturali.

Un lavoratore instancabile, che ha sempre avuto a cuore solo il bene delle sue pazienti, in particolare le pazienti oncologiche e dei tanti, tantissimi bimbi che in questi anni ha fatto nascere.

Angelo Berardi riposerà tra le colline della sua amata Tufillo, nella cappella di famiglia. I funerali si svolgeranno mercoledì a Tufillo. Una messa sarà celebrata a Monigo il mercoledì successivo, il 7 ottobre alle 18.30.

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