Gestione dei park a pagamento ai napoletani mancano i requisiti

Il Comune di Treviso si appresta a far saltare l’aggiudicazione provvisoria per la gestione dei parcheggi, che ha visto vincere una società napoletana: troppi dubbi, troppe lacune
Zago Treviso park piazza duomo
Zago Treviso park piazza duomo

TREVISO. Parcheggi a pagamento del centro storico, il Comune di Treviso si appresta a far saltare l’aggiudicazione provvisoria per la loro gestione, che ha visto vincere una società napoletana: troppi dubbi, troppe lacune, in testa l’assenza di esperienza in merito all’uso dei parcheggi a sensori, come appunto quelli del capoluogo.

In aprile la società napoletana Tmp si era infatti clamorosamente aggiudicata l’affidamento provvisorio della gestione della sosta a pagamento a Treviso: aveva vinto la gara praticamente con un sistema simile, come filosofia, a quello del massimo ribasso battendo l’attuale, storico gestore della sosta a pagamento, la trevigiana TreviSosta.

Parcheggi a pagamento Napoli batte Trevisosta

Ma ora la Tmp ha solo due settimane di tempo per cercare di fugare i tanti dubbi del Comune sulla sua effettiva capacità di gestire la partita, perché a fine maggio scadrà comunque il periodo di gestione da parte della TreviSosta.

Ca’ Sugana ha infatti spedito giorni fa l’ennesima lettera alla società napoletana per chiedere ulteriori chiarimenti, ma con il netto convincimento che, quei chiarimenti, non li riceverà mai. O comunque non basteranno. Il destino pare quindi segnato: la ditta napoletana Tmp srl a fine maggio vedrà decadere l’affidamento provvisorio, passando così il testimone alla seconda classificata al bando di gara indetto a suo tempo dal Comune, ossia la mantovana ApCoa parking, che gestisce già tra le altre cose l’ospedale di Mestre e comunque un’altra struttura con stalli a sensori, come quelli del centro storico di Treviso.

Mentre la TreviSosta, la società trevigiana che il sistema lo ha creato e lo gestisce da sempre, si è classificata solo terza. Sarà assai difficile che la Trevisosta possa surclassare la ApCoa, ma i napoletani sarebbero comunque destinati a saltare. La Tmp srl, in società con altre due imprese, una di Grosseto e l’altra di Varese, ha provvisoriamente vinto il bando di gestione della sosta a Treviso (2.400 posti auto numerati dentro le mura) battendo la proposta di altre società in lizza, in testa l’attuale gestore uscente, appunto la TreviSosta srl, società costituita nel 2010 - partecipata da Actt Servizi, da Intercomp Spa, che ha fatto il cervellone elettronico, e da Parcheggi Italia - e presieduta da Giacomo Colladon, che è anche presidente della Mom, la società provinciale unica di trasporto pubblico. La TreviSosta ha ideato e creato, anni fa, l’attuale sistema degli stalli con sensori. E infatti lo stesso sistema di parcheggio si chiama TreviSosta. Ma con maggio la gestione scade, e il meccanismo del bando europeo l’ha fatta perdere. I napoletani hanno infatti offerto, almeno sulla carta, gestione e manutenzione dei parcheggi blu garantendo di poterlo fare trattenendosi solo il 19,44% dell’incasso annuo dei parcheggi, mentre la TreviSosta srl aveva proposto il 24,50%.

Sconto sui parcheggi. E dei parcheggi a pagamento di parlerà anche oggi in consiglio comunale, dalle ore 17, con la proposta di ridurre del 50 per cento il costo orario di tutti i parcheggi a pagamento presenti sul territorio comunale tutti i sabato e nei giorni prefestivi almeno per un periodo di prova di sei mesi, «al fine di rilanciare il commercio cittadino». Si tratta di una mozione presentata dal consigliere comunale Davide Acampora, capogruppo di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale. Una proposta che sembra destinata però ad essere bocciata da giunta e maggioranza, perché significherebbe far saltare i conti del bilancio della gestione dei posti auto a pagamento.

Sosta selvaggia in via XX Settembre. Nonostante divieto di sosta in piazza dei Signori e periodici proclami del Comune, infine, gli automobilisti continuano a parcheggiare se non più in piazza dei Signori, lungo via XX Settembre o in Calmaggiore. E i vigili urbani? Non possono certo piantonare la zona giorno e notte, ma bisognerebbe comunque trovare una soluzione definitiva.

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