Garbuio stroncato dal Covid. Aveva fondato la Garsport

VOLPAGO
Stroncato dal Covid si è spento venerdì all’ospedale di Montebelluna, all’età di 73 anni, Diego Garbuio, il fondatore della Garsport, azienda calzaturiera che ha sede nella zona industriale di via Piave a Volpago del Montello.
Era stato lui nel 1972, assieme alla moglie Gabriella Favotto, a fondare l’azienda, che occupa circa 35 addetti a Volpago e altri 450 nel sito produttivo di proprietà in Romania, dove è stata delocalizzata la produzione.
Garbuio era stato ricoverato mercoledì scorso in ospedale a Montebelluna per un aggravamento delle sue condizioni, era risultato positivo al Covid-19 ma non sembrava che le sue condizioni fossero critiche. Venerdì mattina aveva parlato al telefono con la sua famiglia, in ospedale aveva bisogno di un po’ di ossigeno ma non era un paziente considerato in condizioni a rischio. E invece, nel pomeriggio, la crisi fatale e il decesso per arresto cardiaco.
Era un nome noto nel distretto dello sportsystem quello di Diego Garbuio, che nel 1972, assieme alla moglie aveva fondato l’azienda il cui marchio era stato coniato sul suo cognome e che negli anni era andata sempre più crescendo tanto che l’anno scorso ha prodotto più di un milione di paia di scarpe con un fatturato superiore ai 9 milioni di euro. Scarpe da trekking, da tempo libero ma anche da lavoro e antinfortunistica le linee produttive della Garsport, con marchio proprio a cui affianca la produzione per conto terzi di importanti marchi calzaturieri, con la parte “pensante” a Volpago e il sito produttivo in Romania.
Da alcuni anni Diego Garbuio e la moglie avevano passato le redini dell’azienda ai due figli, Cristian e Mauro, ma Diego Garbuio continuava periodicamente a recarsi in azienda ed era lui stesso a recarsi spesso in Romania a controllare la produzione, come la moglie d’altronde, che quotidianamente è presente nell’azienda a Volpago. Un decesso inaspettato quello di Diego Garbuio, una causa del quale è stato appunto il Covid-19. La data dei funerali non è stata ancora fissata: positivi sono risultati infatti anche i famigliari e per fissare la data per l’ultimo saluto all’imprenditore calzaturiero si attende che siano tutti negativizzati. Se i tamponi diranno tra oggi e domani che tutti sono guariti, le esequie funebri potrebbero essere celebrate entro questa settimana. —
Riproduzione riservata
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso