Garbellotto: «Priorità sicurezza» Zaia: «Sarà lo sceriffo della città»

L’imprenditore: «Ho deciso di farmi avanti dopo la rissa in piazza Cima». Vicini i Popolari di Zambon
Francesco Dal Mas
Allegranzi Conegliano PResentazione Candidato Sindaco Garbellotto Piero Garbellotto e Luca Zaia
Allegranzi Conegliano PResentazione Candidato Sindaco Garbellotto Piero Garbellotto e Luca Zaia

CONEGLIANO

Era così emozionato, Piero Garbellotto, che nel presentare la sua mission, prima l’ha definita una “sfida” e poi una “sfiga”. Ha sorriso e gli ha dato una mano sulla spalla Luca Zaia, governatore del Veneto, che gli stava vicino.

Incoraggiandolo e poi dandogli un mandato preciso: «Devi essere lo sceriffo di questa città». Eh sì, perché la presentazione del candidato sindaco di una parte del centrodestra, "il bottaio" Piero Garbellotto, come lui stesso si è definito, è avvenuta all’interno del Biscione, un’area della città che si candida a diventare Porta dell’Unesco e cerca di lasciarsi alle spalle un passato di problemi. E la prima foto che Garbellotto si è fatto scattare, insieme a Zaia, è quella che li ritrae all’interno di un’auto dei vigilantes.

LE LISTE DI SOSTEGNO

Tre le liste di appoggio: Lega, Fratelli d’Italia e la lista civica “Libertà civica Conegliano Popolari”. Manca, dunque, la lista del candidato sindaco. Ma tra i civici saranno presenti anche Floriano Zambon e i suoi Popolari, come ha assicurato Luciano Finesso. Non c’è ancora “Cambiamo con Toti”, ma gli interessati sono sicuri di essere presi a bordo. «Sei in una botte di ferro» lo ha rassicurato Luca de Carlo, senatore di Fdi. «No, in verità preferisco lebotti di legno» gli ha risposto Garbellotto. Autorevole il parterre, con l’assessore regionale Federico Caner, il senatore Gianpaolo Vallardi (che il 17 celebrerà le nozze del sottosegretario Centinaio), l’europarlamentare Toni Da Re, l’onorevole Angela Colmellere, il responsabile cittadino Roberto Bet, il commissario provinciale Gianangelo Bof, numerosi consiglieri regionali e sindaci, tutti i dirigenti di Fratelli d’Italia, da Lorenzo Burgio, il a Giuseppe Montuori. Non mancavano altri sostenitori, prodighi davvero di applausi, con vari esponenti di Conegliano in Cima, Contrada Granda, il Rotary Club Conegliano, associazioni di commercianti.

zaia: «vi presento il sindaco»

Ecco perché Zaia, dopo un’occhiata a 360 gradi, ha esclamato: «Signore e signori, vi presento il nuovo sindaco di Conegliano. Garbellotto idee chiare ne ha e anche la spina dorsale diritta. Ama la sua città, cosa non da poco, ma soprattutto fa parte della categoria dei vincenti». Non erano presenti le pantere dell’Imoco. «Il suo non è un progetto che va in contrapposizione con qualcuno – ha aggiunto Zaia, con tono ecumenico – ma la città deve diventare la Porta dell’Unesco e per farlo deve riprendere un certo decoro, dare dei servizi e non può essere un mortuorio: ci vuole un sindaco che sia anche uno sceriffo».

E siccome la partita delle alleanze non è ancora chiusa, ecco l’invito di Zaia: «A lui consiglio di fare di testa propria, di prendere le sue scelte e decidere le proprie alleanze».

Dura e cruda l’analisi del candidato sindaco: «In questi anni ho visto sfiorire questa città», ha ammesso Garbellotto, che ha confessato di aver deciso di scendere in campo quando Piazza Cima, una domenica, pomeriggio si è trasformata in un ring.

LA RISSA IN PIAZZA CIMA

«Conegliano non può più essere dipinta come un Bronx. Bisogna puntare tutto sulla sicurezza, perché non accadano più gli episodi vergognosi che purtroppo sono diventati virali sui social», ha dichiarato l’imprenditore. Il quale, fra le priorità da affrontare, ha citato l’area Zanussi («Un tumore presente da 30 anni in centrocittà, sottoposta a fallimenti») e la trasformazione del Biscione nella Porta dell’Unesco. —



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