Fusione, aria di ammutinamento

POVEGLIANO. Nessuno sostituirà il dimissionario Pierangelo Soligo nella commissione comunale per la fusione di Povegliano. Il gruppo di opposizione, a cui era riservato uno dei due posti, ha deciso di rinunciarvi in polemica con la gestione del procedimento da parte della giunta Zappalorto. «Noi non siamo contrari alla fusione, siamo contrari al metodo e alla eccessiva fretta che non da alcuna certezza di successo dell’operazione in termini di miglioramento dei servizi ai cittadini. Alla fusione», si legge nel documento consegnato dai consiglieri di minoranza al sindaco, «si può arrivare anche con gradualità attraverso un periodo di sperimentazione di forme aggregative spinte, come l’unione. Ma l’argomento non è ancora all’ordine del giorno del consiglio; speriamo che la decisione più importante della storia di Povegliano venga portata in questa sede. Per questi motivi non intendiamo più partecipare ad una commissione che non sta svolgendo il lavoro previsto nel suo mandato, ma che in realtà opera in mera esecuzione di una importantissima decisione, già presa fuori da queste sede istituzionale». La critica è la stessa che stanno muovendo alcuni consiglieri comunali di Villorba, che sostengono come il processo sia iniziato senza aver messo sul tavolo elementi sufficienti a sostenerlo. Ma ormai anche a Povegliano è guerra. «Non c’è né la visione, né il coraggio di partecipare in modo propositivo al percorso di fusione», è la risposta di Tiberio Borsato, della maggioranza, «consiglio di abbandonate le ipocrisie e dichiararsi apertamente contrari alla fusione». (f.cip.)