Furti e droga, 4 arresti nella Marca

Sgominata dai carabinieri una banda di ladri che investiva il bottino dei loro raid nei traffici di sostanze stupefacenti
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 26.04.2016.- Conferenza stampa Carabinieri. Operazione The Jackals. Testine: Sartor Ugo
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 26.04.2016.- Conferenza stampa Carabinieri. Operazione The Jackals. Testine: Sartor Ugo

VILLORBA. Predoni di appartamenti e trafficanti di droga. Si è spinta fino alla Marca l’indagine dei carabinieri di Venezia che, all’alba di ieri, ha stroncato un’organizzazione italo-albanese dedita ai furti e al traffico di sostanze stupefacenti. Quattro dei 9 ordini di custodia cautelare, emessi dal gip veneziano, sono stati eseguiti in provincia di Treviso: in manette sono finiti il corriere della droga Ugo Sartor, 51 anni di Preganziol, e gli albanesi Paulin Fusha, 36 anni di Paese, Matia Petrit, 41 anni di Villorba e Zsuzsanna Vajda, 27 anni di San Biagio di Callalta.

Centocinquanta i carabinieri impegnati, all’alba di ieri, per l’arresto dei membri della banda fermati tra Venezia, Treviso, Padova e Torino. Il bilancio è di 10 chili di cocaina sequestrati, due pistole - di cui una Tokarev russa calibro 7.62 - 25mila euro in contanti e gioielli per 30 mila.

I membri della banda sono accusati di venti colpi in vari comuni del Nordest e sospettati di altrettanti per i quali sono in corso ulteriori accertamenti. Ognuno degli indagati aveva incarichi: per scegliere gli obiettivi, fare i sopralluoghi, partecipare ai colpi e ricettare la merce rubata. Al vertice del gruppo c’era Armando Zajsi, di 27 anni, fermato ieri a Meolo. Era lui che organizzava le batterie, composte di 3 o 4 persone, che dovevano entrare in azione. I preziosi venivano venduti a titolari di due Compraoro di Mestre, denunciati assieme ad altre sei persone, coloro che si presentavano ai banchi con monili e orologi, e poi incassavano i soldi.

A dare un'accelerazione all'inchiesta, l'arresto a Villorba, il 2 dicembre 2014, di tre albanesi, sorpresi a rubare in una casa. Dai loro contatti i carabinieri sono riusciti ad ampliare l’indagine anche ai 9 membri della banda finiti in manette ieri mattina.

Parte del denaro veniva usato per acquistare droga importata dall’Olanda. Al vertice del gruppo anche Nik Vokrri, 41 anni, fermato a Salzano, e Fatjon Murati, 25, l’uomo della droga, che teneva i rapporti con l’Olanda, fermato il 27 febbraio dello scorso anno, mentre con Qerim Azuni, 25 anni, all’aeroporto di Venezia, stava lasciando l’Italia con 20 mila euro. Stavano scappando perché sapevano che, Zsuzsanna Vajda, fermata a San Biagio con due chili di cocaina, li aveva indicati come i proprietari della droga.

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