Fumo e rischio incendio all’impianto del compost Contarina nel mirino

TREVIGNANO. Nuovo allarme all’impianto di compostaggio di Signoressa: ieri poco prima delle 11 dallo stabilimento è uscita una nuvola di fumo bianco e tutto attorno si è sparso un odore acre. Immediate le polemiche per un impianto costato 23 milioni di euro, ancora in esercizio provvisorio e quindi in gestione all’impresa costruttrice, che dovrebbe trattare i rifiuti organici di tutta la provincia di Treviso ma che presenta delle falle nel funzionamento.
Cosa è accaduto? Il fumo si è sprigionato da un silos dove sono messi a maturare i rifiuti, in pratica una autocombustione, che gli operatori dell’impianto hanno provveduto ad evitare che si trasformasse in un incendio vero e proprio raffreddando il silos. Poi hanno aperto le porte per far uscire il fumo e l’odore acre si è diffuso attorno.
«A un certo punto abbiamo visto uscire del fumo dall’impianto e si sentiva un odore acre che dava fastidio in gola», racconta Cecilia Santagata, che abita nella casa vicina all’impianto e si è trovata da tempo la casa invasa dalle mosche. «Ho telefonato subito al sindaco e a Contarina perché così non si può andare avanti, bisogna che Arpav renda noti i dati su che sostanze si diffondono perché qui si è creata una situazione invivibile». È stata avvertita l’Arpav, il membro della commissione di controllo Luciano Mondin ha preso contatto con la delegata della Provincia all’»mbiente Marianella Tormena e mercoledì in consiglio comunale verrà discussa una interrogazione di Forza Trevignano proprio sull’impianto. «Sono andato a vedere e in pratica si era sprigionato fumo da uno dei silos alti tre metri e dalla capacità di 100 metri cubi dove erano accatastati rifiuti a maturare», spiega il sindaco Ruggero Feltrin. «La volta precedente si era pensato che l’autocombustione fosse derivata dal lungo periodo in cui erano rimasti stoccati i rifiuti, questa volta però erano lì solo da 30 giorni. Non sanno ancora darsi una spiegazione ma va trovata prima che l’impianto entri in esercizio». «Chiediamo che sia fatta piena luce su quanto accaduto e siano individuate e risolte le criticità del sistema», dice Luciano Mondin, di Forza Trevignano, «non è possibile che ogni 10 giorni ci siano problemi». —
Enzo Favero
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