Fontanelle: si prostituivano in centro a Lutrano, profughe rimpatriate

FONTANELLE. «La De Pin si muove adesso, ma non ha mosso un dito quando queste donne sono arrivate e la protesta partiva dalla Lega».
Il sindaco di Fontanelle, Ezio Dan, replica così alle accuse della senatrice Paola De Pin, che lunedì lo aveva accusato di aver disertato volutamente il sit-in di protesta nei confronti delle migranti ospitate a Lutrano: «La senatrice ha pubblicizzato l’evento sui social, ma non ci ha nemmeno avvisati», dice Dan, «Bisognava protestare prima: oggi le donne devono poter circolare liberamente per il paese dalle 8 alle 20».
Dan rivendica la sua attività di opposizione alla presenza delle 28 donne ospitate nella casa di Lutrano, di proprietà della cooperativa La Kalamita: «Le forze dell’ordine stanno lavorando in silenzio. In passato abbiamo segnalato un paio di richiedenti asilo dopo averle sorprese a compiere tentativi di adescamento nel pieno centro di Lutrano. Quelle donne sono già state rimpatriate, perché hanno perso la possibilità di richiedere asilo politico», dichiara.
Anche la sezione della Lega Nord di Fontanelle replica duramente al sit-in organizzato lunedì sera dalla De Pin. Dopo aver lamentato come nel passato i cittadini di Lutrano non abbiano mai avuto il coraggio di denunciare «lo scempio che si sta verificando», il comunicato attacca frontalmente la senatrice: «La De Pin è entrata immediatamente nel Gruppo Misto di Palazzo Madama ed ha sostenuto il Governo Letta, che non ha fatto altro che riempirci di immigrati, pur di terminare la legislatura. Ora è in cerca di visibilità perché fra qualche mese si andrà a rieleggere Camera e Senato?».
Il tema migranti era risultato uno dei più scottanti sin dalla campagna elettorale di giugno per le elezioni amministrative. Il sit-in di lunedì sera non poteva che far nascere polemiche. (n.b.)
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