Follina, la capitale di Marca del benessere
E' la 52ª nella classifica dei borghi felici. Compaiono anche Vazzola, Ponzano e Trevignano

Il sindaco Renzo Tonin. A fianco: l’abbazia di Follina
FOLLINA.
E' Follina la capitale trevigiana del benessere. Questo piccolo paese di circa 4.000 abitanti a ridosso delle Prealpi è la prima località della Marca e la 52ª in Italia ne «La classifica dei borghi felici», elaborata dal Centro studi Sintesi e riportata dal Sole 24 Ore.
Piccola perla nella culla del Prosecco Docg, Follina ha sbaragliato le concorrenti trevigiane guadagnandosi la corona di cittadina del benessere in provincia. Qui, dove un piccolo gruppo di benedettini arrivò prima dell'11º secolo e fondò l'abbazia, si vive meglio che altrove. Follina è la capofila ma sono altri tre comuni i della Marca a rientrare tra i primi 100 in Italia: Vazzola ha conquistato il 71º posto, Ponzano segue al 74º, 90º invece Trevignano. La ricerca che ha incoronato Follina è partita dagli 8.100 comuni italiani, tra i quali, dopo una serie di selezioni basate su una serie di 20 parametri, sono stati selezionati 260 comuni con una popolazione al di sopra dei 3.000 abitanti. Nella seconda fase della ricerca, secondo quanto spiegato sulle pagine del Sole 24 Ore da Michele Bacco del Centro Studio Sintesi, sono stati analizzati i 260 comuni sulla base di 49 indicatori suddivisi in otto aree tematiche: condizioni di vita materiali; istruzione e cultura; partecipazione alla vita politica; rapporti sociali; in/sicurezza; ambiente; attività personali e salute. Follina ha ottenuto un indice di 76,4 contro i 100 di Bardolino, capitale italiana del benessere. Il successo di Follina non stupisce il sindaco Renzo Tonin, che si gode la vittoria per il suo comune: «Ci fa piacere essere primi - dice Tonin - questo significa che siamo sulla giusta strada sia come amministrazione che come privati, anche se dobbiamo continuare a migliorare dal punto di vista ambientale, ma anche dal punto di vista della situazione occupazionale difficile che si registra in questo momento, tanto che le offerte di lavoro messe a disposizione dal comune ricevono tante domande». Traino di questa località è anche il turismo. «Il numero elevato di attività ricettive - continua Tonin - fa sì che ci sia una diversificazione occupazionale. Moltissimi imprenditori credono nel turismo e come amministrazione cerchiamo di aiutarli investendo in attività culturali, ma anche sportive». Tanti i turisti provenienti anche da oltre confine che si concedono una gita in mountain bike tra le colline che avvolgono il paese. «I nostri ospiti sono per il 90% stranieri - spiega Ivana Zanon titolare del Hotel Villa Abbazia - provengono dall'America, dall'Austria, dall'Inghilterra, dalla Germania, dalla Svizzera. Questo è un posto a misura d'uomo che offre anche molte manifestazioni culturali».
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