Fincato interrogato in carcere

Ha risposto alle domande del giudice per le indagini preliminari dal carcere di Santa Bona, dove si trova detenuto. Ieri è andato in scena l’interrogatorio di garanzia di Delfino Fincato (nella foto), ex mala del Brenta, accusato dalla Procura di essere uno dei responsabili di alcune rapine messe a segno tra le province di Treviso e Venezia. Fincato, assistito dal suo avvocato, non ha fatto altro che confermato quanto già affermato di fronte al pubblico ministero. La seconda fase dell'operazione "Mask" condotta dalla polizia si è conclusa l'ultimo giorno dell'anno con ulteriori sei ordinanze di custodia cautelare - cinque delle quali notificate in carcere a banditi già arrestati a maggio per altre rapine. I cinque destinatari in carcere dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Treviso Angelo Mascolo su richiesta del sostituto procuratore Massimo De Bortoli sono Michele Gelain (47) di Marghera, ora in carcere a Venezia; Marco Carraro (41) nipote di Costante Carraro (66), entrambi originari di Fiesso d'Artico ma residenti a Vigonovo, in carcere a Trento e a Venezia; Delfino Fincato (58) di Piove di Sacco in carcere a Treviso; e Moreno Scanferla (55) di Cadoneghe, pure lui in prigione, a Rovigo dallo scorso maggio. Sono quattro gli ulteriori colpi attribuiti al gruppo criminale: l'8 aprile al Despar di Morgano, il 9 all'In's di via Marconi a Quarto d'Altino, il 18 alla Nordest giochi NewCo di Maser e il 2 maggio a un furgone portavalori a Caerano San Marco.
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