Fiere del Teatro a Sarmede, stop dopo 35 anni: «Troppe imitazioni»

Dopo 35 edizioni, la rassegna di artisti di strada e attori non si farà. La presidente della Pro loco Mara Tavian: «Ci prendiamo una pausa, dobbiamo ripensare la formula per il prossimo anno»

Francesco Dal Mas
Uno spettacolo di teatro di strada a Sarmede
Uno spettacolo di teatro di strada a Sarmede

Sospeso, dopo 35 anni, l’appuntamento che caratterizzava il mese di ottobre sulla pedemontana del Cansiglio. La Pro loco di Sarmede non ha organizzato le tradizionali “Fiere del teatro” che in così numerose edizioni hanno calamitato più di 700 mila visitatori – soprattutto famiglie con bambini – alla vigilia della sempre attesa Mostra Internazionale dell’illustrazione per l’infanzia, che quest’anno sarà inaugurata l’8 novembre.

«Con le Fiere volevamo proporre qualcosa di unico. Invece abbiamo riscontrato che in troppi ci copiavano» ammette Mara Tavian, presidente della Pro loco, «almeno sei manifestazioni analoghe nel raggio di 30 km. Quindi abbiamo deciso di ripensarci e di studiare una proposta che sia ancora attrattiva per le famiglie che apprezzano il teatro di strada».

Era un vero e proprio Festival Internazionale degli artisti di strada, quello che si svolge ogni anno in ottobre lungo le strade e nelle piazze di Sarmede. «È arrivato per noi il momento di fare una pausa, ripensare la nostra offerta ed innovarci per potervi offrire un evento unico ed originale, un luogo», specifica Tavian, «in cui i grandi ritornano bambini ed i bambini si immergono in una fantastica favola, che Sarmede, il paese delle fiabe, ha realizzato per ben 35 edizioni e che vuole fermamente proseguire negli anni venturi».

Il consiglio di amministrazione della Pro loco ha deciso di «rinviare la nuova edizione al 2026, giusto il tempo di mettere insieme i magici ingredienti che costituiscono la nostra forza. Cogliamo l’occasione per ringraziare ed abbracciare tutte le persone che in questi giorni ci stanno scrivendo dimostrandoci il loro affetto ed il loro sostegno».

La presidente Tavian, già impegnatissima per la Mostra dell’illustrazione, dà quindi appuntamento al 2026. Il sindaco di Sarmede Larry Pizzol si rammarica, ma comprende: «Condivido la scelta della Pro loco. Apprezzo il coraggio di dire basta e di procedere con l’innovazione, che è sempre stato il tratto caratteristico di Sarmede e della sua comunità. Ovviamente ci dispiace, perché le Fiere del teatro erano, anzi sono una manifestazione rinomata a livello internazionale nella quale i protagonisti sono i bambini con le loro famiglie, insieme agli educatori ed alle insegnanti. Ma sono sicuro che la Pro loco ritornerà il prossimo ottobre con qualcosa di ancora più caratteristico e, appunto, innovativo».

In tutti questi anni, migliaia tra artisti di strada con giocolieri, burattinai, fantasisti, trampolieri e altri si sono esibiti a Sarmede, con oltre cento spettacoli giornalieri nel periodo delle Fiere, riempiendo strade e piazze. «Sarmede diventava, nel mese di ottobre, un teatro sotto gli occhi di tutti. E venivano esposti anche dei lavori di artigianato realizzati dalla comunità», aggiunge infine il sindaco Pizzol.

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